Via Manfredi, targa 14 marzo 1956

14 marzo 1956. Sessant’anni dalla fatidica data in cui a Barletta si moriva per “fame e lavoro”.

 

Quell’anno un inverno molto rigido e lungo, aveva fatto compagnia ad un Italia e a un’Europa ancora in fase di “ricostruzione” dopo il secondo conflitto bellico e le sue ben note tragedie. L’Italia  era ‘sotto’ il Governo Segni (DC-PSDI-PLI); ovunque vigeva la netta contrapposizione, politica e sociale, fra cattolici, sostenuti dagli Stati Uniti, e comunisti, filosovietici. Un rigido sistema clericale si faceva sentire, anche a Barletta. I campi erano coperti dalla neve ormai da settimane e dunque il cibo, soprattutto nelle case più povere, scarseggiava. Dall’America provenivano dei pacchi contenenti alimenti di prima necessità, gestiti dalla POA (Pontificia Opera di Assistenza) e affidati alle parrocchie affinché li distribuissero alle famiglie più indigenti segnalate tramite liste segnalati dall’Ente Comunale di Assistenza. I pacchi erano custoditi nell’ex convento attiguo alla chiesa di S. Giuseppe, in via Manfredi, sotto la responsabilità di don Ciccio Francia. Gran parte della popolazione barlettana era esasperata dal freddo e dalla fame, ma i pacchi pare non fossero distribuiti in maniera proprio equa, piuttosto con un occhio di riguardo per le famiglie cattoliche e filo-governative.

Per questo il 14 marzo di sessant’anni fa si formò un corteo di protesta di circa 2000 persone per assaltare il deposito. Infatti la folla spingeva il portone del magazzino per entrare, così la Polizia, la “Celere”, sparò sulla folla. All’istante furono uccisi Giuseppe Spadaro e Giuseppe Dicorato, e dopo qualche giorno in ospedale morirà Giuseppe Loiodice. Il caso non conobbe responsabili ufficiali, anche in un processo lungo e inconcludente, discusso anche in Parlamento. La Guerra Fredda che divise su tutto, si fece sentire anche a Barletta con questo tragico episodio, commemorato annualmente e anche recentemente dalla visita del Segretario generale della Cgil. Questo pomeriggio si svolgerà una commemorazione alle 17 presso la targa nel luogo dove si svolsero i fatti, poi nel cinema Paolillo.

a cura di Paolo Doronzo