A cura di Paolo Doronzo e Adriano Antonucci

 

Nell’ultima parte della lunga intervista chi vi abbiamo riportato in questi giorni, ci siamo soffermati ad interrogare il primo cittadino di Barletta Pasquale Cascella sui temi riguardanti l’area dell’ex Distilleria, l’ambiente e la cultura con riferimenti alle recenti cronache.

Ex Distilleria: ci mancava il sequestro dell’Orto Botanico; nei Piani triennali delle opere pubbliche relative al 2013 e 2014 era stata inserita una previsione di spesa di € 900.000 per la riqualificazione del nucleo centrale dell’ex Distilleria, la parte storicamente e artisticamente oltre che architettonicamente più di pregio, eliminando tale voce l’anno scorso, per far confluire tale somma nel cofinanziamento relativo al bando a cui è candidato, emanato negli ultimi mesi dell’anno scorso dalla Presidenza del consiglio. Naturalmente ci auguriamo il meglio, ma vogliamo strapparle la promessa affinché tale somma non sia dispersa in altri progetti, com’è accaduto in passato, in caso di mancata aggiudicazione del bando.

Ex Distilleria1
Ex Distilleria

«Intanto oggi c’è un dato nuovo e cioè che per quanto riguarda l’ex Distilleria non si seguano più singoli interventi che prescindono dalla valorizzazione del bene di archeologia industriale, prima era stato tutto spezzettato realizzando cose che col patrimonio dell’ex distilleria hanno poco a che fare. Si è recuperata una visione d’insieme per il recupero dell’area; c’è un rigore culturale, prima ancora che filologico. Per quanto riguarda l’Orto botanico, avevamo già preparato dei bandi per l’affidamento per la gestione, come abbiamo fatto per l’Incubatore d’impresa, ma non siamo potuti andare avanti perché c’era un’indagine giudiziaria di mezzo: noi sapevamo che da tempo si stavano effettuando delle perizie e per questo dovevamo attendere, senza poter fare nulla prima di conoscerne l’esito. Anche in questo modo abbiamo contribuito all’affermazione della legalità. Vorremmo che tutto quell’aria fosse recuperata per assolvere al suo naturale compito, cioè di essere l’altra parte del centro, guardando anche al nuovo tessuto urbano. Il bando a cui è candidato ha quella visione d’insieme, ma ciò non vuol dire che i singoli interventi non possano essere intanto realizzati. Questo è uno di quei campi su cui ognuno, ad ogni livello istituzionale, potrà dare il suo contributo».

 

Ambiente: monitoraggio ambientale rinviato dallo scorso C.C.

«Un monitoraggio ambientale c’è già, ed è monitoraggio che quest’Amministrazione ha voluto con la collaborazione di tutte le strutture pubbliche. Non private ma pubbliche! Con l’Arpa, la Asl, la Provincia, la Regione. A me non piace fare promesse vane sul tempo, ma il consiglio comunale si è impegnato in una rapida applicazione delle varie fasi della Strategia, ma bisogna essere realisti con le difficoltà che comporta un elemento economico nuovo come la “tariffazione puntuale”, guardando anche alle città in cui è stata avviata, gli agli eventuali costi che ricadrebbero necessariamente sulla cittadinanza».

Un momento della nostra intervista al primo cittadino
Intervista a Palazzo di Città al Sindaco Cascella.

Si avvicina l’estate e con essa la stagione balneare. Qual è la condizione delle nostre acque? Sarà possibile evitare i divieti di balneazione? E sul canale H, quando sarà definitivamente risolto il problema?

Noi abbiamo fatto 50 indagini di imprese su via Foggia che dovrebbero riversare le loro acque di lavorazione dentro il canale, acque che però prima di essere riversate dovrebbero essere trattate. Se arriva qualcosa che avvelena i pesci significa che qualcuno ha scaricato qualcosa che non avrebbe dovuto. E’ una responsabilità che abbiamo tutti da condividere. Il problema però non è solo del canale H. C’è stato un emendamento di 10 milioni approvato nella legge di stabilità che riguarda la valorizzazione della costa da Margherita di Savoia fino a Bisceglie e sono molto felice perchè io ritengo che bisogna immaginare una progettazione che riguardi tutta la canalizzazione. Dobbiamo capire che sì possiamo intervenire sui singoli canali come il canale H facendo una conduttura che porti 2km a mare le acque ma andremmo solo a spostare il veleno se le 50 aziende che non hanno provveduto a depurare la proprie acque di lavorazione non provvedono a farlo. Potremmo oppure intervenire sul canale H e trovarci lo stesso problema sul canale M. Se poi non riusciamo a fare un’operazione adeguata per le acque bianche che devono arrivare alla 167, potremmo trovarci lo stesso problema sullo scarico che da via Andria arriva nei pressi del porto. Purtroppo servono interventi strutturali serve una progettazione d’insieme che non c’è e non è una questione risolvibile in pochi mesi. Bisogna invertire la logica capendo che stiamo affrontando un problema di cui ciascuno per propria parte deve farsi carico. Per l’immediatezza, speriamo che non piova durante l’estate per evitare che la fogna nera si riversi in quella bianca”.

Come Assessore alla Cultura (c’è un nome nuovo?) può dirci qualcosa riguardo all’organizzazione per la prossima estate barlettana? La Disfida a settembre ci sarà?

«Il nome del nuovo Assessore ancora non c’è, ma ci tengo a dire che rispetto al passato non abbiamo voluto rispondere a richieste di rappresentanza; ho evitato di rincorrere logiche di questo tipo, decidendo di farmene carico personalmente perché questa, secondo me, è la prova più grande cui la città deve impegnarsi: mettere in campo la propria identità storica e culturale. La ricerca comunque sta continuando, speriamo presto di poter arrivare a dei risultati. All’estate barlettana stiamo già lavorando. Per quanto riguarda la Disfida, l’esperienza dell’anno scorso è stata condizionata dal tentativo di mettere assieme le diverse associazioni. Vedremo cosa succederà: io ho già chiesto di essere ascoltato dal Magistrato per spiegare come e perché l’anno scorso si arrivò a compiere quelle scelte. Rivendico il risultato di aver restituito, sebbene con qualche scelta un po’ forzata, valore alle iniziative per la Disfida. Ho avanzato alla Commissione Cultura l’ipotesi di una Fondazione, ora queste idee hanno bisogno di continuità. All’avviso pubblico non c’è stata nessuna idea che si mettesse in rete con le altre: abbiamo avuto la situazione paradossale di gruppi che andavano per direzioni diverse. Questo significa che iniziative di questo genere devi strutturarle avendo un’unica cabina di regia; per questo ho proposto questa Fondazione, ma probabilmente non faremo in tempo per quest’anno, però ci proviamo. Al tempo stesso stiamo lavorando per l’estate, insistendo sull’utilizzo del fossato come l’anno scorso, pensando anche ad una manifestazione d’interesse volta a collaborare con le realtà associative, contribuendo alle difficoltà economiche comunali del settore. Purtroppo le risorse sono quelle che sono e per questo devono essere spesa in maniera oculata, l’Amministrazione potrà offrire il proprio supporto, ma la concentrazione sarà dedicata a poche esperienze di qualità. Quindi nelle principali idee riguardano la valorizzazione del fossato, la Disfida, una mostra su Canne della Battaglia, riprendendo un’iniziativa che già l’anno scorso si è svolta a Brescia, parlando di una prospettiva nuova del Mediterraneo».