«L’Amministrazione Cascella vuole far chiudere la Casa di Riposo ‘Regina Margherita’». E’ la sintesi della denuncia a firma dei capigruppo delle opposizioni Dario Damiani, Flavio Basile, Gennaro Cefola, Giuseppe Losappio. «E’ chiara la volontà politico-amministrativa del Sindaco e della maggioranza di centrosinistra sulla storica struttura di servizi alla persona che da più di 100 anni eroga servizi socio-assistenziali in favore di anziani autosufficienti-recita il comunicato stampa-Da quattro mesi i dipendenti non perpepiscono gli stipendi a fronte di una situazione debitoria di circa 300mila euro ma l’Amministrazione da mesi dorme. Nessuno mai, se non i sottoscritti, ha speso una parola in merito ad una residenza che ricordiamo è della città di Barletta e che è da sempre al servizio della città e dei cittadini. Anche in tale circostanza l’Amministrazione in carica risulta ‘inadempiente’. Il Comune di Barletta, difatti, ha debiti nei confronti della ASP ‘Regina Margherita’ per più 100mila euro riferiti all’accoglienza fornita dalla struttura ad una famiglia disagiata della città. Il pagamento in questione è di vitale importanza per la sopravvivenza della Casa di Riposo».

Anche sulla ‘donazione modale’, prosegue la nota, i tempi sono lunghissimi: «A luglio del 2015, ricorderete, il Consiglio Comunale deliberò la donazione modale di alcune particelle in favore della Casa di Riposo ma, al momento, manca ancora l’atto notarile da presentare alla Regione Puglia. Trattasi di un requisito imprenscindibile al fine di attestare alla stessa Regione quella che è la capacità patrimoniale (beni mobili e immobili) della struttura. Senza l’atto notarile dell’avvenuta ‘donazione modale’ non si può certificare un bene patrimoniale da 500mila euro così come richiesto. Come si fa a far passare mesi e mesi per un semplice atto?«.

I consiglieri d’opposizione evidenziano il ‘paradosso’ ed i nuovi ritardi sui lavori: «Da una parte l’incertezza del futuro, dall’altra i lavori per la ristrutturazione dell’attuale struttura e per la costruzione di una nuova residenza socio sanitaria. Peraltro per i suddetti lavori si registrano nuovi ritardi con uno slittamento degli stessi al mese di settembre. Non è più possibile stare fermi. La vicenda va affrontata di petto e subito!«.