A cura di Adriano Antonucci

Con la sua cucina sta deliziando i palati di tutta la Corsica e di tutti coloro i quali di passaggio dall’isola di Napoleone si imbattono sui suoi passi. È lontano dall’Italia da ormai 10 anni ma Barletta è sempre nel suo cuore. Stiamo parlando di Savino Divincenzo, 33enne cuoco che sta letteralmente spopolando in Corsica grazie alla sua cucina e che, recentemente ospite in un programma televisivo francese non ha nascosto il proprio orgoglio di essere barlettano.

Savino, partiamo da principio. Come è maturata la tua scelta di lasciare Barletta e provare l’avventura in Francia?

«Il percorso per arrivare in Francia è stato lungo e tortuoso. Avevo appena 21 anni quando decisi di lasciare Barletta. Desideravo “cambiare aria”, conoscere il mondo, scoprire qualcosa di nuovo e più stimolante. Lasciai la scuola per poi lavorare in una industria tessile ma presto mi resi conto che quella non era la strada giusta per me e un bel giorno tramite internet, facendo alcune ricerche, trovai un annuncio per un posto da lavapiatti nei pressi di Rotterdam. Contattai il titolare e con il suo ok e dei miei genitori (comunque un po’ preoccupati) decisi di involarmi verso l’Olanda e di lì è iniziata la mia avventura».

Come sono stati i primi tempi lontano da casa? Hai sofferto la nostalgia?
«Non conoscevo nessuno, non parlavo bene l’inglese ed ero catapultato in un nuovo mondo che però nonostante le difficoltà mi è subito piaciuto perchè fortunatamente in cucina eravamo tutti italiani e la nostalgia si è fatta meno pressante. Durante quell’esperienza ho avuto la fortuna di conoscere Giuseppe, chef italiano che mi prese in simpatia perchè notava la mia volontà di lavorare e pian piano mi fece cominciare a cucinare il pasti per il personale. Passati 3 anni in Olanda non ero più un lavapiatti ma un “commis”, un aiuto cuoco. Mi occupavo degli antipasti ma il mio desiderio era di cucinare ed allora ho frequentato corsi, ho letto libri e mi esercitavo a casa. Dopo 3 anni decisi di cambiare meta, volevo ancora viaggiare e così fu. Lasciai l’ Olanda per l’ Inghilterra , poi la Grecia e Svezia fino ad arrivare a Miami, il sogno di tutti. Il mio inglese era ormai fluido, ho conosciuto tanta gente ed è stata un’ esperienza indimenticabile. Tutto procedeva bene, ma a 26 anni decisi di rientrare in Europa. Trovai sempre su internet un annuncio di lavoro per la Corsica e ci andai: da allora non sono più ripartito».

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Savino Divincenzo e la sua divisa con ben in vista lo stemma della nostra città

 

Quanto ti sono servite le nostre tradizioni culinarie per affermarti?
«Per affermarmi ho fatto molta gavetta e ho lavorato tantissime ore. Oggi qui in Corsica adorano la mia cucina, una cucina mediterranea che abbina i prodotti italiani con quelli locali. Mi piace preparare i ravioli. con ripieno di “foie gras” , il classico fegato grasso francese ma è inutile nasconderlo, i prodotti italiani e pugliesi come la nostra mozzarella, il parmigiano o un buon olio d’oliva qui hanno un gran successo!»

Penne alla pescatora, una delle delizie di Savino Divincenzo
Penne alla pescatora, una delle delizie di Savino Divincenzo

 

Hai mai pensato di ritornare a Barletta? Cosa ti manca della città?
«Non nascondo che dopo quasi 10 anni all’estero Barletta mi manca. Barletta è una bellissima città, ha un potenziale immenso ma purtroppo fino ad ora non si è mai riusciti a trovare la soluzione ai tanti e quotidiani problemi che l’affliggono, partendo dalla mancanza di lavoro per finire all’inciviltà. Ogni volta che mi metto in viaggio per rientrare a casa il desiderio di arrivarci è tanto ma dopo qualche giorno mi rendo conto di essere in una città “ferma”, che soffre. Vorrei ritornare un giorno per restarci ma quando vedo altre realtà e le confronto a Barletta, mi dico che non è ancora il momento e chissà se arriverà. Di Barletta mi mancano tante cose, mi mancano le serate estive al castello, le giornate passate in spiaggia tra partite al pallone e racchette, mi manca la domenica in famiglia, mi mancano i profumi del cibo fra le vie del centro storico, mi mancano gli amici, una buona pizza e soprattutto mi manca la famiglia, senza della quale oggi non sarei quello che sono».

Recentemente sei stato ospite di un programma televisivo francese (Manghjia Inseme su France 3 ndr), hai avuto modo di far riferimento alla tua città e alle tue origini?
«Oggi lavoro in un hotel rinomato qui in Corsica (a Pasturella) dove la mia cucina è apprezzata a tal punto che  mi ha permesso di essere invitato in una trasmissione televisiva culinaria dove poter presentare i miei piatti. Questa trasmissione probabilmente mi vedrà protagonista una volta a settimana ma posso dirvi che nella mia prima apparizione ho già parlato anche della Puglia e della mia città. Per me essere barlettano è un vanto, descrivo Barletta come la città più bella del mondo ed anche se so che Barletta ha tanto da migliorare, resto fiducioso di poter un giorno tornare a casa».

Qui il link per guardare il programma televisivo su France 3 con ospite il nostro Savino Divincenzo:

http://pluzz.francetv.fr/videos/manghja_inseme_,138461256.html