Incontriamo presso la sede dello IAT di Barletta Giuseppe Gammarota, assessore alle Attività Produttive, già alle Manutenzioni, come rappresentante del movimento della Buona Politica nella Giunta guidata da Pasquale Cascella.

Assessore alle Attività Produttive con delega al Turismo: alcuni giorni fa ci siamo occupati di recensire i dati fornitici dallo IAT riguardo la presenza di turisti stranieri a Barletta negli ultimi mesi, ricavandone un’immagine positiva per la città. Numerosi, infatti, risultano gli stranieri provenienti da diverse parti del mondo accorsi per ammirare la Città della Disfida. Conferma questo trend positivo? Come si spiega questa nuova attenzione?

«Innanzitutto confermo che l’interesse dei visitatori per la nostra città è crescente, anche perché è inserita in un contesto, in questo caso la Puglia imperiale, contribuendo in questo territorio alla performance assolutamente positiva per gli ultimi anni della regione Puglia; addirittura Barletta, in questo territorio, sta registrando una percentuale positiva ancora più elevata. Barletta è una città ricca d’interessi culturali e di beni culturali, con un centro storico meraviglioso in cui stiamo cercando di convogliare le diverse forze anche con i commercianti. Dal 1° aprile abbiamo cominciato a registrare qui, nell’ufficio del turismo, tutti coloro che passano di qua per ricevere informazioni. Il merito di questo trend positivo è attribuibile alle modalità di accoglienza turistica: un valore aggiunto sono i tanti bed & breakfast nati nel territorio in questi ultimi anni, come anche su un valore aggiunto i tanti locali sviluppatisi recentemente, come un valore aggiunto è l’organizzazione che l’Amministrazione si è data nell’essere pronta a ricevere i turisti. Siamo entrati in un sistema, un circuito, di città da visitare, non solo in Puglia, ma a livello nazionale: chi viene in Puglia difficilmente non passa da Barletta. Aumenta il numero dei visitatori provenienti da paesi “insoliti” per questa città come la Russia oltre ai tanti inglesi, francesi e tedeschi, provenienze anche da paesi piuttosto lontani come Israele o addirittura l’Australia; c’è una nuova tipologia molto interessante di visitatori cui stiamo prestando la nostra attenzione».

Intervista a Giuseppe Gammarota
Intervista a Giuseppe Gammarota

 Noi barlettani abbiamo solitamente un’immagine più ‘critica’ nei confronti della nostra amata città: vengono raccolti dei commenti dei visitatori di Barletta e delle sue bellezze che pare esprimano giudizio assolutamente positivo nei confronti di essa.

«I visitatori che vengono qui allo IAT e lasciano il loro commento sono solo una piccola rappresentanza di gruppi che cercano informazione, ma altri non risulteranno neanche, quindi i numeri reali sono ancora maggiori rispetto a quelli registrati. L’accoglienza è più pronta rispetto al passato, ma certamente non dobbiamo cullarci dei giudizi positivi ed ascoltare anche quelli ‘critici’: i nostri concittadini fanno bene a stimolare l’Amministrazione ad andare avanti in tal senso. Prima di essere assessore sono un cittadino e come tale, prima ancora che come amministratore, pretendo una città accogliente, un centro storico pulito e ordinato, ed è questa la motivazione che mi sta portando a perseguire determinati obiettivi».

Il turismo è un sistema: devono necessariamente collaborare Istituzioni locali, associazioni, imprese e cittadini. Cosa manca a Barletta per far sì che questo sistema diventi il centro dell’economia locale?

«Recentemente abbiamo svolto una riunione in sala Giunta riguardo il centro storico, coinvolgendo proprio tutti i rappresentanti delle esperienze coinvolte per il rilancio dello stesso: i rappresentanti dei bed & breakfast, i rappresentanti delle attività commerciali del centro storico, la Bar.s.a., tutti i rappresentanti delle categorie interessate alla valorizzazione del centro storico come bene comune. Se guardiamo al turismo prettamente come sezione economica l’impegno è notevole, ma bisogna mantenere la condivisione degli intenti delle diverse parti. Se riusciamo a rendere Barletta più accogliente, ne abbiamo tutti da guadagnare. Un altro obiettivo su cui dobbiamo lavorare tutti insieme è di far sì che i turisti restino a Barletta per più giorni, non solo per un turismo “mordi e fuggi”, di passaggio; dobbiamo dar motivi ai visitatori per restare qualche giorno in più».

La comunicazione, di cui peraltro lei ha una certa esperienza, deve trainare esperienze che altrimenti non avrebbero senso, pensiamo alla rievocazione della Disfida di settembre o a grandi mostre. Non crede che la programmazione possa fungere da principale elemento catalizzante dell’attrattiva turistica?

«La parola chiave è appunto “programmazione”, fondamentale per qualunque tipo di discorso si faccia: Barletta non è soltanto la città dei monumenti, la città della Disfida, la città dove si mangia bene seppur ci sia un comparto agroalimentare davvero eccellente, Barletta e anche la città del mare: tra qualche giorno presenteremo uno slogan: “Barletta, città viva”; con questo presenteremo per la prima volta la carta dei servizi dei lidi balneari sia di Ponente che di Levante fruibile dai turisti che giungeranno nella nostra città. Ad esempio si potrebbe parlare anche dell’importante esperienza che sta iniziando con le Vie Francigene o del mercatino dell’antiquariato che a giugno e ad agosto si sposterà a Levante animando la Litoranea. Tanti sono i cantieri aperti per quanto riguarda la ricezione turistica e le sue attività».

Da poco ha cambiato la sua delega assessorile, prima alle Manutenzioni, poi un piccolo braccio di ferro con il PD le ha sottratte alla Buona Politica. Ritiene che questo ‘rimpasto’ di Giunta, oltre a rispondere a brame politiche, possa porsi come propulsore per un rilancio amministrativo che ancora tarda?

«Il nostro punto di vista iniziale (n.d.r. della Buona Politica), era quello di voler proseguire un lavoro che era già stato avviato nelle Manutenzioni; ho lasciato nelle mani della mia collega diverso lavoro già intrapreso nel settore, lavoro che peraltro sta svolgendo egregiamente. Ho un ottimo rapporto con tutto il gruppo di lavoro, al di là della normale dialettica politica, ma poi nel proprio ambito assessorile si lavora in squadra portando avanti degli obiettivi specifici. È il gruppo che fa la forza, non il singolo assessore. Il confronto politico c’è stato, ma ottimi sono i rapporti tra il PD e la Buona Politica: l’aspetto operativo che è quello che riguarda il lavoro degli assessori deve puntare ad andare oltre e a dare alla città vanti più risultati possibili».

Riguardo alla nota della Presidente dell’associazione “Barletta Ricettiva”, Antonella Liddo, da noi pubblicata ieri, che denuncia la recensione alquanto negativa di Barletta sulla guida Lonely Planet, mi sembra opportuno chiederle un commento e se interverrete come amministrazione?

«Nei prossimi giorni intendo scrivere una nota al gruppo redazionale della rivista in questione, chiedendo maggiori spiegazioni; vorrei che tale nota fosse anche condivisa da tutti gli attori coinvolti nell’accoglienza turistica. Inoltre, mi piacerebbe invitare i giornalisti che hanno prodotto tale recensione, per farli trascorrere qualche giorno in città, in modo da rendersi conto del livello reale di accoglienza e bellezza che Barletta offre, come si evince anche dai commenti assolutamente positivi raccolti dai registri delle varie strutture ospitanti».