A cura di Stefania Ricatti

Sono passati più di due mesi da quando, durante il Consiglio Comunale del 18 marzo, secondo il Forum Salute ed Ambiente di Barletta, si è tentato di stravolgere completamente la delibera sul monitoraggio delle aziende insalubri, sottoscritta da milleduecento persone. La delibera è stata ritirata per essere nuovamente discussa, ma attualmente non è stato reso noto quando questo accadrà. Per questo motivo, nella giornata di ieri lo stesso Forum Salute e Ambiente ha convocato un presidio di fronte al Palazzo di Città, con l’intento di mobilitare la cittadinanza e spingere l’amministrazione ad agire.

«A Barletta la mortalità, le malattie e gli aborti spontanei sono aumentati in modo esponenziale negli ultimi anni.- ha affermato un cittadino nel corso dell’incontro- La situazione critica non riguarda solo l’aria, ma anche le acque dell’Ofanto, del Canale Ciappetta-Camaggio e del Canale H, le cui acque non sono monitorate. Infine l’Orto Botanico, che avrebbe dovuto essere il simbolo di una città attenta alla salute dell’ambiente, ha nascosto per anni sostanze pericolose nel sottosuolo. È fondamentale conoscere la realtà ambientale di Barletta, poiché è il territorio la nostra vera ricchezza».

«Un altro punto da chiarire è lo smaltimento dei rifiuti- ha aggiunto Alessandro Zagaria, a nome del Forum Salute e Ambiente- Non sappiamo se questi vengono riconvertiti in materiale riciclato o portati in inceneritori per ottenere energia. La classe dirigente cerca di ricondurre le cause dell’insalubrità dell’aria esclusivamente all’inquinamento veicolare. Ma anche in questo campo manca un piano per limitarlo, ci si limita ad organizzare biciclettate o domeniche ecologiche. Manca la volontà di effettuare un radicale cambiamento, che è invece necessario in una delle città più inquinate della Puglia. Vogliamo che l’amministrazione di questa città la smetta di procrastinare su questi temi e che svolga il suo compito di tutela della salute dei cittadini».