«L’ennesimo smacco nei confronti di Barletta da parte della Ferrovie dello stato e Trenitalia». Così Ruggiero Grimaldi e Ruggiero Faggella, rappresentanti della sezione barlettana di “Noi Con Salvini” definiscono la scelta di FS che vede il Frecciarossa 9598 Lecce-Milano e 9597 Milano-Lecce di nuova istituzione, a partire dal giorno 12 giugno 2016, nei giorni di sabato e domenica, nella tratta Lecce-Milano-Lecce, effettuare le fermate intermedie nelle stazioni di Reggio Emilia AV- Bologna- Rimini- Ancona-Termoli – Foggia- Bari- Brindisi saltando la fermata di Barletta.

«Con un bacino potenziale di oltre 600 mila utenti, l’ intera provincia Bat e la città di Barletta in primis, non solo non dovrebbero avere problemi di nessun genere nel richiedere l’ eventuale fermata di un treno Frecciarossa ma la stessa le sarebbe già dovuta essere assegnata da tempo, da chi di competenza. – affermano Grimaldi e  Faggella– Invece ci troviamo ancora una volta a chiederci come può un bacino così importante di utenza essere totalmente dimenticato. Poichè, eliminare la fermata dei treni Frecciarossa in questione nella stazione di Barletta, significa penalizzare tutte le Comunità di riferimento e ridurre l’utilizzo di tale indispensabile mezzo di trasporto con intuibili conseguenze sociali ma anche economiche, di immagine e di servizio».

«Adeguate risposte a questi quesiti aspettiamo che ci vengano fornite dalla politica locale e dalle autorità competenti. – continuano i due salviniani – In primo luogo, a Barletta, il Sindaco e l’ Amministrazione Comunale, che da anni ci amministrano in malo modo, dovrebbero spiegare come mai la nostrà città e ormai da tempo non solo malamente considerata in ambito nazionale, ma anche ripetutamente declassata e considerata non al pari di altre città, molto spesso con meno abitanti e meno opportunità da offrire ma valorizzate da un’ adeguata classe politica che a noi da tempo manca».

«Sappiamo anche che attualmente il Sindaco Cascella ha vari problemi da affrontare, tra cui il suo futuro nella nostra città. – concludono Grimaldi e Faggella – Siamo consapevoli che probabilmente cercherà per prima cosa di risolvere i problemi che lo stanno portando sempre più a un progressivo distaccamento da quella maggioranza millantata, tentando così di “salvare la poltrona”. Ma ora è giunto il momento di dire basta. Servono azioni concrete da parte delle Istituzioni del territorio nei confronti delle Ferrovie dello Stato. E’ un dovere non solo pubblico ma anche morale che il Sindaco e l’ intera Amministrazione devono assumersi e per una volta cercare di rappresentare veramente i cittadini, tutelando i loro interessi».