Il consigliere regionale Pd Ruggiero Mennea

«Quanto accaduto a Ferragosto a Canne della Battaglia, rimasta chiusa per carenza di personale, non dovrà più ripetersi il 15 agosto 2017 e in tutte le altre giornate festive, quando l’afflusso dei turisti diventa massimo. A settembre saranno disponibili i fondi per far decollare la legge regionale per la valorizzazione di questo importante sito archeologico e, finalmente, potrà partire il bando. A quel punto potremmo parlare di gestione con un progetto innovativo per una fruibilità ottimale dell’intero sito». Non usa mezzi termini Ruggiero Mennea, consigliere regionale promotore della legge (n. 31 del 28 dicembre 2011) per la valorizzazione del sito, inattuata fino ad ora dal Comune di Barletta per «disattenzioni politiche» e nuovamente finanziata per 300mila euro con il bilancio 2016 della Regione Puglia.

 

«In questi giorni-spiega Mennea-Canne è finita al centro delle polemiche dopo che i turisti hanno trovato chiusi l’area e il museo il 15 agosto. Una situazione forse evitabile, ma che dipende anche dagli scarsi mezzi del Polo museale della Puglia non ancora decollato. Peraltro, il paradosso è stato rappresentato dal fatto che, mentre la cittadella di Canne non era visitabile, nel Castello di Barletta (che è gestito direttamente dal Comune) riscuoteva un buon successo la mostra dedicata ad Annibale che, il 2 agosto 216 a.C., in quel sito vinse la famosa battaglia contro i romani. Canne merita una vetrina internazionale e dei servizi all’altezza di un evento della storia così unico-ha sottolineato Mennea-ma senza progetti di gestione non si fa nulla. Come ha detto il professor Giuliano Volpe, già presidente del Consiglio superiore dei beni culturali e paesaggistici, la migliore soluzione per gestire i nostri beni culturali è ottimizzare le risorse umane disponibili e aprirsi a nuove collaborazioni tra Mibact e Miur.

La ricetta? «Occorre-rimarca Mennea-lavorare su due fronti, quello regionale e quello nazionale, dando risposte immediate ed efficaci ai turisti che arrivano in Puglia non solo per godere del suo mare ma anche dei suoi beni culturali. Bisogna prendere coscienza che l’economia della cultura è un giacimento da trasformare in sviluppo e lavoro reale anche  con strumenti moderni ed efficaci come le fondazioni, ad esempio, e con personale qualificato e adeguato alla nuova esigente domanda turistica. Non credo che le polemiche di questi giorni servano a risolvere il problema. Cerchiamo soluzioni e, da settembre, percorreremo questa strada. Questa è la mia battaglia. Non mollerò fino a quando non l’avrò vinta».