«L’insicurezza che troppi medici e operatori sanitari vivono nei posti di continuità assistenziale (ex guardie mediche) è un fenomeno grave e purtroppo sottovalutato su cui urgono interventi da parte del Ministero della Salute e del Ministero dell’Interno. Solo quest’anno si sono verificati vari episodi di aggressioni, intimidazioni e minacce. Come certificato da tempo dalla FIMMG, tra quanti compiono i turni, soprattutto di notte, vi è forte preoccupazione». Lo afferma in una nota Benedetto Fucci, deputato dei Conservatori e Riformisti nella Commissione Affari Sociali della Camera.

«A ciò si aggiunge, in tempi di tagli per la sanità compiuti spesso con l’accetta, il fatto che a differenza del passato sono sempre più frequenti i casi in cui il medico di turno nelle ore notturne si trovi in servizio completamente da solo, essendo così esposto a maggiori potenziali pericoli. Eppure in base agli accordi collettivi nazionali le ASL dovrebbero garantire che nelle sedi del servizio di continuità assistenziale idonei locali e adeguate misure di sicurezza. Su queste premesse – conclude Fucci – ho presentato un’interrogazione ai Ministeri della Salute e dell’Interno per sapere quali urgenti iniziative di competenza intendano assumere con riguardo particolare l’uno al tema delle risorse e dell’organizzazione del servizio di continuità assistenziale, l’altro in relazione alle condizioni di insicurezza oggi esistenti».