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Il Natale “bollente” del centrosinistra barlettano

Nella maggioranza volano "stracci" e la città attonita, osserva

Il Natale è la festa dell’armonia, dei buoni sentimenti e della fratellanza ma a Barletta come sempre si va controcorrente. È senza dubbio un Natale “bollente” e non all’insegna dei buoni sentimenti quello che si appresta a trascorrere il centro-sinistra barlettano reduce dall’ennesimo consiglio comunale sospeso per mancanza del numero legale (un classico ormai della politica nostrana) e da un post-consiglio che possiamo definire decisamente rovente.

Il sindaco in una nota ha parlato di «acutezza della conflittualità politica» peraltro scusandosi con la cittadinanza per quanto accaduto, ma il diverbio verbale avuto tra la consigliera comunale Giuliana Damato ed il consigliere regionale Filippo Caracciolo e soprattutto quello tra il capogruppo PD Pasquale Ventura e la consigliera di Sinistra Unita Annetta Francabandiera costretta addirittura alle cure mediche, rappresenta il manifesto della situazione tutt’altro che edificante e palesemente  di degrado presente nella maggioranza al governo della città.

Una situazione, quella di instabilità nel centrosinistra che va avanti praticamente dal primo giorno di insediamento del sindaco Pasquale Cascella che a 3 anni e mezzo dalla sua elezione si ritrova sfiduciato pubblicamente dai consiglieri regionali Caracciolo e Mennea, senza molti dei consiglieri che lo avevano sostenuto in campagna elettorale (Mazzarisi, Calabrese, Doronzo, Campese) e con maggioranze variabili a seconda dell’occorrenza ma assolutamente instabili e prive di qualsivoglia coesione politica.

La situazione è ormai sotto gli occhi di tutti, nella maggioranza volano stracci, all’interno del Partito Democratico vi sono ampie fratture e la comunità cittadina può solo osservare attonita quanto sta accadendo senza in questo momento intravedere alcuna speranza per l’anno che sta arrivando, un anno che probabilmente porterà a nuovi scossoni, magari a nuove elezioni ma che almeno allo stato attuale difficilmente potrà portare la tanto sospirata svolta, una svolta che la città attende ormai da tempo.

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