Dati lusinghieri esternati con dovizia di particolare, dati che dimostrano come il reparto di ginecologia dell’Ospedale di Barletta “Mons.Dimiccoli” sia tra i migliori, se non il migliore della Regione Puglia. Questi dati, sono stati mostrati dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in un post pubblicato due giorni fa sul proprio profilo Facebook. Dopo aver festeggiato la prima nascita del 2017 nella BAT il nostrano reparto di ginecologia riceve un importante pubblico elogio, con l’auspicio che la situazione possa continuare ad essere delle migliori anche nell’anno appena iniziato. Queste, le parole di Michele Emiliano

«Ho appena telefonato al dottor Antonio Belpiede primario ginecologo di Barletta e coordinatore della rete pugliese dei punti nascita per fargli gli auguri e per congratularmi per i risultati ottenuti da lui illustrati sul suo ultimo post facebook.

Le chiusure dei punti nascita con pochi numeri che impediscono al personale di avere adeguato addestramento ed esperienza (e quindi pericolosi anche perché senza rianimazione) miglioreranno ancora i risultati ottenuti. Nell’Ospedale di Barletta il 2016 si chiude con 1246 parti (43 in più del 2015). Dato significativo nel calo generalizzato delle nascite.
Gli esiti e gli indicatori sono buoni, i migliori della Regione Puglia, sostiene il dottor Belpiede. Dal 1′ Gennaio al 30 Settembre 2016 nel Punto Nascita di Barletta c’erano sono stati 918 parti (in aumento rispetto alla denatalità generale). Tra questi, i tagli cesarei sono stati 287 (di cui 165 in donne pre-cesarizzate). Le applicazioni di ventosa (kiwi) non superano il 3%. I VBAC richiesti (ancora pochi) hanno partorito spontaneamente nell’80% dei casi.

Le induzioni del parto (con misoprostol orale) sono state il 10,5% con una percentuale di successo del 67%. Il tasso di cesarei di Barletta era nel 2015 il più basso di tutta la regione ed è ancora in calo.

Credo che questo risultato, raggiunto senza partoanalgesia e con sala operatoria ancora a tre piani di distanza dalle sale parto, meriti una considerazione maggiore. Una più energica spinta sugli anestesisti (per la sala operatoria e la partoanalgesia) ci farebbe fare un salto verso standard europei. Il gap con le altre Regioni è ancora notevole, ma abbiamo fatti passi in avanti importantissimi. Buon Anno e grazie a tutte le Infermiere, le Ostetriche e ai Medici di Barletta che hanno reso possibile questi risultati. Buon Anno alle donne che hanno dato fiducia al reparto».