Rever è un’associazione culturale dove la realtà si mischia al sogno, alla musica, alla voglia di condividere e sperimentare. È nato così da un’idea di Raimondo Barbaro e Damiano Lamonaca uno spazio di promozione culturale che si occupa di arte a tutto tondo, sostenendo musicisti, scrittori, pittori, grafici e artisti di ogni genere.

«Rever è un progetto nato per necessità mia e del mio socio, Damiano Lamonaca, di avere un luogo in comune in cui connettere più realtà artistiche del territorio in ambito culturale e musicale, seguendo sempre lo scopo della mia vita, ovvero fare network. Abbiamo cercato così un posto fuori dal comune, dove creare una comunità poliedrica con la finalità di far sì che ogni convenuto potesse condividere (non sui social ma nella vita reale) le proprie esperienze, attitudini e passioni con amici e non, in un luogo come Barletta dove l’intrattenimento è pressoché inesistente.» – ha dichiarato Raimondo Barbaro, uno dei due soci ideatori dell’associazione, proseguendo – «Per me Rever rappresenta un misto tra realtà e visione, un progetto nato intorno alle vibrazioni e all’energia positiva che scatena la musica, uno dei mezzi di comunicazione di massa più potenti al mondo. Non una semplice associazione culturale quindi, ma un posto dove mettere a disposizione della comunità esperienze e anni di lavoro nel mondo dell’intrattenimento, del business musicale e della club culture.»

Spazio e strumenti vengono messi a disposizione di chi crede in un sogno. L’intero progetto è stato inoltre oggetto di una tesi di laurea, discussa presso l’Accademia delle Belle Arti di Foggia. Dal naming alla creazione nulla è stato lasciato al caso per un luogo speciale con intenti visionari: il nome è stato scelto infatti tramite un’indagine avviata su facebook, per cui si è scelto infine il nome “Rever” che, ancor prima di nascere, sembrava fosse stato creato proprio per questo scopo, essendo un termine francese che significa “sogno”. Lo stesso logo, per cui è stata utilizzata la scrittura di un bambino ha seguito nella sua realizzazione un percorso particolare: essendo il termine “rever” un palindromo, il progetto grafico è stato realizzato sfruttando queste caratteristiche con i due lati propensi l’uno verso l’altro.

«Rever rappresenta per me una forma di libertà, quel posto in cui rinchiudersi quando si vuole scappare dal peso delle responsabilità. – ha sostenuto Damiano Lamonaca, rispondendo al nostro quesito sulla cosa si proponga un’associazione così fuori dal comune – Sicuramente un luogo che esula dal convenzionale, in cui mi auguro che, chi vi si affaccia, riesca ad essere felice. I nostri momenti di art sharing vengono creati per strutturare un contenitore culturale differente rispetto a quelli consueti, dove dalla musica ci si espande ad altre forme artistiche, fotografiche, pittoriche e svariate altre in cui poter condividere idee e passioni.»

Il progetto grafico di ideazione del logo rappresenta a pieno gli intenti e il modus operandi dell’associazione: per elaborare la grafica di Rever ci si è affidati a dei bambini di un centro ABA, con il disturbo dello spettro autistico, che rispondendo ad un tema assegnato hanno realizzato dei disegni, poi rielaborati per il centrino del primo vinile prodotto dall’associazione. Sono stati chiamati in causa dei bambini in quanto capaci di oltrepassare il confine del reale molto più agevolmente degli adulti, i bambini come unici esseri al mondo in grado di sognare davvero, con la fantasia. L’associazione è nata corredata da una serie di progetti artistici, alcuni già avviati, come il video, realizzato in un asilo, dove l’inusuale accostamento della musica elettronica ad un ambiente per bambini ha prodotto un risultato accattivante e fuori dal comune. Tra gli altri progetti vi è la realizzazione di una nuova etichetta discografica che vedrà l’uscita del suo primo vinile questo mese.