A cura di Tommaso Francavilla

 

«Da Barletta è partita la mia impresa». Con queste parole, Francesco Lotoro suggella la sua ricerca sulla musica concentrazionaria,  che è stata impressa su pellicola,  nel  docu-film  “Maestro”, per la regia di Alexandre Valenti. L’anteprima mondiale avverrà oggi, 19 gennaio, a Barletta,  presso il  cinema Paolillo ( alle ore 20:00); alla presenza del regista e del maestro Lotoro. Dopo l’anteprima, il film sarà proiettato nei cinema italiani, a partire dal 23 gennaio.La pellicola si avvale della  co-produzione Italia-Francia, prodotta dalle italiane DocLab e Intergea, e dalle francesi IntuitionFilms&Docs e LesBons Clients, con la partecipazione delle tv  France 2 e France 5 e dell’alto patrocinio dell’UNESCO e la collaborazione dell’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane).

Il film sarà trasmesso, in versione ridotta,  su Rai 3, il 26 gennaio alle ore 23.10 e il 27 gennaio alle 15.20.Purtroppo,  la Rai ha preferito trasmettere il film in orari scomodi, relegandolo ai margini del palinsesto, ma questo non ci scoraggia.Per sostenere la ricerca di Lotoro è stata creata l’onlus “Last Musik”. Per informazioni sul progetto e sulle proiezioni del film:www.lastmusik.com .

Nonostante la grande soddisfazione, la ricerca musicale di Francesco Lotoro continua (potete leggere l’intera intervista qui). A seguire, pubblichiamo il trailer ufficiale del film.

 Come è nata l’idea del film?

«Il regista franco-argentino Alexandre Valenti lesse il libro “LE MAESTRO”, scritto anni fa dallo scrittore francese Thomas Saintourens  sulle ricerche che conduco. Ne rimase colpito e chiese a Saintourens di contattarmi, successivamente subentrò la casa produttrice francese Les Bon Clients. Più o meno nello stesso periodo, stava sorgendo l’idea di un film più o meno simile, qui in Italia con Marco Visalberghi e Donatella Altieri. Perciò, chiesi agli interlocutori di riunirsi e concepire un unico, grande progetto»

Quanto materiale è stato filmato complessivamente?

«Il materiale girato complessivamente ammonta a 180 ore, ma il film che vedrete nelle sale durerà 75 minuti. Le restanti ore di filmato escluse nel montaggio finale, sono importantissime e preziose».

Locandina del film

In quanti Paesi è stato girato il film e quanto tempo è durata la lavorazione?

« Il film è stato girato in  15 Paesi,  compresi Thailandia, Brasile e Israele. La lavorazione del film è iniziata nel gennaio 2015; le ultime riprese sono state fatte a Barletta nell’ottobre 2016».

Perché hai scelto Barletta per l’anteprima mondiale?

«Perché da Barletta è partita l’impresa di ricerca, i primi finanziamenti, i miei  stessicollaboratori sono barlettani, come ad esempio Paolo Candido. Ho voluto esprimere la mia gratitudine alla città».

In quante sale italiane sarà distribuito il film?

«In Italia, il film  sarà distribuito nelle sale dei circuiti UCI e The Space e in altri cinema, per un numero complessivo di 80 sale. Ci saranno anche proiezioni private, come ad esempio, una proiezione riservata ai docenti  a Milano, a cui parteciperò la settimana prossima».

Da quali circuiti televisivi sarà trasmesso?

«Agli inizi di febbraio,  il film sarà trasmesso da France 2, nella versione da 75 minuti. Invece, su Rai 3, sarà trasmessa una versione ridotta di 52 minuti».

Il film uscirà anche in DVD, magari con contenuti extra?

«Si, ma non nell’immediatezza. Dovrebbe essere pubblicata una collana di DVD, in cui troveranno spazio le 180 ore di interviste e ricerche, escluse nel montaggio finale del film».

Quale sarà la prossima tappa delle tue ricerche musicali?

«Il 5 febbraio partirò per Haifa, in Israele. Andrò a trovare Lena Makarova, una carissima amica, ex prigioniera del Campo di Terezìn (Cecoslovacchia), che mi ha aiutato tanto nelle mie ricerche. Lena dispone di tanto materiale importante da consultare ed è una delle ultime 100 persone sopravvissute ai campi di prigionia, che rientrano nel progetto di ricerca a cui collaboro: “OneHundred Trips”, un progetto creato  dal “UnitedStates Holocaust Museum”. Inoltre, a marzo, mi recherò in Olanda, nelle città di Amsterdam, Utrecht, L’Aia, dove ho scovato parecchi documenti e composizioni musicali, che andranno ad aggiungersi alle 8000 opere musicali finora raccolte».