Riportiamo la riflessione di Paolo Salerno, esercente del centro storico, circa la proposta del consigliere regionale Filippo Caracciolo per il rilancio delle attività produttive commerciali durante la prossima estate. «Rimango veramente avvilito e affranto nel leggere che un Consigliere regionale, nonostante gli sforzi, sia riuscito a partorire come rilancio di una Città a vocazione turistica come Barletta, la proposta in vista della prossima stagione estiva di estendere di un’ora il limite massimo dell’orario di svolgimento delle attività di intrattenimento pubblico degli esercizi annessi agli stabilimenti balneari. Personalmente ritengo molto riduttivo che il massimo che si riesce a proporre in tal senso sia solo questa proroga di un’ora delle discoteche giù alla spiaggia. Ecco perché poi questa Città non cresce e rimane piccola. Gentilmente il consigliere ci spieghi effettivamente che benefici concreti si traggono da questa estensione di orario nel cuore della notte e soprattutto ci spieghi anche il nesso tra la problematica attuale dei dehors e la sua proposta.

A me un paio di considerazioni a riguardo mi sono venute: la prima è che, visto che questa amministrazione sta in tutti i modi ostacolando le attività presenti nel centro storico, allora mandiamo tutti giù alla spiaggia a fare casino e lasciamo al loro destino quelle attività che per quasi 20 anni hanno spinto e sostenuto l’economia di questa Città che tutto era tranne che a vocazione turistica. La seconda giustificazione che mi viene in mente del nesso tra la problematica dei dehors e la sua proposta potrebbe forse essere che, visto che il problema dei dehors dipende dal restrittivo e anacronistico REGOLAMENTO che ne disciplina l’occupazione e che l’amministrazione usa per mettere in ginocchio la categoria, probabilmente il consigliere regionale ben conosce l’ORDINANZA balneare della Regione Puglia che all’articolo 3 comma 1 lettera m) recita così:

sulle aree demaniali marittime della costa pugliese è ASSOLUTAMENTE VIETATO organizzare feste, animazione ed altre forme di intrattenimento all’interno delle strutture balneari, senza autorizzazioni, nulla osta ed altri provvedimenti previsti da normative specifiche ,ivi comprese quelle relative all’inquinamento acustico.” Personalmente credo che le proposte per la prossima stagione estiva debbano passare in primis dalla necessità di cominciare a imparare una POLITICA DELL’ACCOGLIENZA, una POLITICA DEL TURISMO: quante volte assistiamo a comitive intere di turisti che puntualmente trovano chiuse nelle prime ore del pomeriggio la Cattedrale e il Castello stesso e se ne vanno carichi di meraviglia(nel senso negativo del termine)? Quanti anni ancora dobbiamo aspettare per avere parcheggi ben serviti, adeguatamente segnalati e illuminati senza fango e senza gli abusivi che pretendono i soldi o ti ritrovi la macchina graffiata e che non siano solo quelli a pagamento gestiti sempre e solo dalla solita cooperativa? Quando vedremo un’adeguata cura del verde pubblico, per non parlare dei giardini del castello ormai in balia dei cani senza né guinzaglio né museruola e dei bivacchi dei loro padroni? Quando la pulizia del Centro Storico e delle sue basole entrerà nella programmazione ORDINARIA della Bar.s.a.? Quando non vedremo più le macchine parcheggiate davanti alla Cattedrale, in via Nazareth e in tutti gli anfratti del Centro storico? E ancora consigliere, come la vede la proposta di ambire di nuovo al vecchio splendore e riprendere a fare una seria programmazione di Estate Barlettana? Forse se si sistemassero un po’ di queste ataviche e cancerogene problematiche si potrebbe seriamente parlare di miglioramento dell’offerta turistica locale andando incontro alle esigenze degli operatori del settore e soprattutto delle tantissime persone che riempiono le strutture presenti su tutto il territorio, come da lei stesso auspicato. Se vuole qualche spunto – conclude -di proposta per migliorare la qualità della vita della propria Città forse è il caso che lo chieda a chi la Città la guarda, la vive e la respira a tutte le  ore del giorno e della notte».