Con l’intento di favorire una migliore comprensione sulle tematiche riguardanti il Piano Urbanistico Generale e l’estrema attualità politica cittadina, abbiamo incontrato l’assessore comunale all’Urbanistica, Azzurra Pelle, sperando di offrire chiarezza ai lettori. (Prima parte)

Cosa cambia tra un Piano regolatore (l’ultimo barlettano risale al 1971, adeguato alla L. 56/80 nel 2003) e un Piano Urbanistico Generale?

«Il cambiamento è sostanziale: l’approccio strategico tramite il quale pensare allo sviluppo dell’intero territorio, non ragionando più sul valore unicamente economico della singola area. Il Piano Regolatore Generale si basava anche su una norma del tutto superata da successive leggi sia nazionali che regionali. Il PUG provvede ad una visione omogenea e promiscua delle differenti necessità del territorio. Dobbiamo intervenire in fretta sul DPP per proseguire con una visione più chiara e ampia nel PUG».

Che cos’è il DPP, che presto andrà in Consiglio comunale?

Azzurra Pelle
Azzurra Pelle

«Si tratta di un documento propedeutico alla definizione di un Piano Urbanistico Generale (PUG), la proposta del DPP che è stato deliberato, più di un mese fa dalla Giunta, è in attesa di essere discusso in Consiglio comunale per ricevere un primo vaglio dell’assemblea politica in grado di apportarne delle modifiche attraverso degli emendamenti; dopo di che, per legge, ci sarà un periodo di circa venti giorni per le osservazioni da parte di tutti i cittadini. Solo successivamente il DPP, così come eventualmente emendato dal Consiglio e arricchito dalle osservazioni pubbliche, tornerà in Consiglio comunale per la definitiva approvazione e si proseguirà per il PUG. Quest’ultimo passaggio, pur non richiesto dalla norma, è stato proposto e concordato con il Sindaco e le forze politiche all’interno della Commissione consiliare Urbanistica su proposta del suo Presidente Santeramo. L’approvazione del DPP è un passaggio fondamentale perché interviene su una lacuna ultradecennale, ricordiamo anche che in passato ci sono stati altri Documento che non sono mai giunti però all’approvazione consiliare o della Giunta».

Da  parte della consigliera comunale ing. Maria Campese (Sinistra Unita), facente parte della Commissione Urbanistica, già assessore ai Lavori Pubblici, sono state sollevate alcune perplessità riguardo a possibili errori tecnici nella stesura del DPP (Documento Preliminare Programmatico) intervenendo sulla stampa locale più volte, con argomentazioni piuttosto tecniche e di difficile decifrazione alla gran parte dei cittadini.

«Ritengo assolutamente lecito il fatto che vengano sollevate osservazioni, anche tecniche, sul DPP. Le sollecitazioni sono utili alla verifica di un lavoro, tuttavia è chiaro che la polemica politica fa la sua parte: il documento è pronto da luglio scorso, quindi c’è stato tutto il tempo per poter intervenire. Naturalmente sollevare adesso ulteriori questioni potrebbe produrre ancora ritardi. Durante il percorso partecipativo si sono svolti diversi incontri anche con i membri delle Istituzioni per fornire i diversi contributi alla formazione di un piano strategico corretto».

Cascella nella campagna elettorale aveva detto che si sarebbe giunti al PUG in due anni. Siamo a quattro e si deve discutere il DPP che, sebbene un documento fondamentale, è un primo passo: da cosa è dipeso il ritardo? Pare che una parte del PD barlettano non fosse d’accordo all’approvazione in Giunta, un loro assessore non l’ha votato, del documento pronto da novembre.

«Il sindaco Cascella, allora candidato, in maniera avveduta parlò di un minimo di due anni, ma chiaramente questa fu un’ipotesi circostanziata che non poteva tener conto dei successivi cambiamenti legislativi in materia, soprattutto regionali. Un primo momento di rallentamento si è avuto quando una parte dell’allora maggioranza in Consiglio comunale bocciò gli adempimenti al PUTT a cui il Comune di Barletta doveva giungere in seguito ad un accordo, messo a verbale, tra l’amministrazione precedente e con l’allora assessore regionale all’urbanistica dell’amministrazione Vendola, Angela Barbanente: l’assessore Pelle non si era inventata niente. Cosa, com’è noto, che causò le dimissioni di Cascella, poi ritirate. Un altro passaggio importante è stato l’avviamento della VAS, atto tecnico imprescindibile mai attivato prima, e il percorso partecipativo politico istituzionale e con tutta la cittadinanza, che rivendichiamo, durato oltre sei mesi. A luglio scorso era già pronto lo schema del DPP, anche se nei mesi successivi si è proseguito con incontri e tavoli tecnici fino a novembre, come quello molto proficuo con gli Ordini professionali da cui è scaturito un documento in cui sono elencati dei contributi alla lettura del DPP. Confido che le forze politiche tutte riescano al più presto ad approvare il documento in Consiglio comunale: il Sindaco aveva detto di presentare la proposta al Consiglio dopo Pasqua e al netto di ultimissime verifiche intervenute, la proposta è pronta per il deposito e contemporaneamente anche al vaglio delle Commissioni volenterose». (Continua…)