«La travagliata storia dell’Estate barlettana continua e non sembra voler avere fine». Esordisce così una lettera aperta del consigliere comunale Gennaro Calabrese. Tutto parte dalla delibera del 18 maggio 2017 con la quale l’Amministrazione comunale aveva destinato 5000 euro per le iniziative estive, indetto un bando per la presentazione dei progetti con scadenza il 5 giugno e predisposto una Commissione di valutazione ancora da destinarsi. Il 12 Giugno la giunta comunale con la delibera n°115 a seguito della variazione del bilancio 2017/2019 ha deciso che per l’Estate barlettana vengano stanziati 40000 euro. «Il tutto da mettere in atto con la solita urgenza -sottolinea Calabrese- che ormai, non a caso, è diventata un ritornello».

Una delibera «del genere presenta non poche criticità ed è il frutto di un’Amministrazione comunale che per prendere delle decisioni aspetta sempre l’ultimo rintocco della mezzanotte, mettendo pezze su pezze con un pessimo risultato -osserva il consigliere comunale- Le critiche scaturite dalla precedente delibera sicuramente non saranno passate inosservate e qualcosa bisognava pur fare per non essere messi completamente alla berlina. Tanto per cominciare, oltre al fatto che se 5.000 € fosse una cifra ridicola e 40.000 € non può certo considerarsi una grande somma, ritengo assurdo che il 12 giugno la giunta comunale stesse ancora ragionando di cifre e Commissioni di valutazione per un’estate che è ormai abbondantemente cominciata. Un programma che possa essere definito tale e che sia per lo meno presentabile andrebbe definito, studiato e organizzato almeno sei mesi prima della sua messa in atto». Tempistiche del genere, prosegue la nota, «rischiano non solo di far cominciare tutto in enorme ritardo, ma anche di non permettere di sfruttare al massimo le risorse a disposizione. E qui veniamo ad un altro punto critico di non poco conto. A causa dei tempi ristretti e le risorse finanziarie comunali limitate che, come avevo già detto in precedenza, prevedevano praticamente attività di volontariato, molti che avrebbero voluto partecipare al bando hanno rinunciato. Ora, a bando scaduto, le risorse a disposizione sono aumentate, pertanto bisognerebbe riaprire i termini per la presentazione delle proposte. Non ci vuole un esperto di burocrazia per capire che le cose non siano state fatte a regola d’arte, ma soprattutto che non siano state fatte come avrebbero dovuto per il bene della cittadinanza. Una dichiarazione dell’assessore al Turismo Giuseppe Gammarota, dopo la partecipazione alla BIT di Milano diceva “se è vero che come si diceva il turismo per una città come Barletta è importantissimo, è anche vero che prendere coscienza di questo vuol dire impegnarsi affinché il territorio si organizzi e sappia guardare in maniera sinergica. Questo riguarda sia la pubblica amministrazione che le strutture private. L’obiettivo è comune e ognuno deve fare la sua parte”. Direi che l’impegno da parte del Sindaco e dell’amministrazione comunale è totalmente assente. Ora mi chiedo, quale sarà la prossima mossa?».