Scuola e memoria: tutto è partito da una scoperta straordinaria, condita con la sensibilità culturale di Alfredo Basile, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo ‘D’Azeglio-De Nittis’, di un archivio storico della più antica istituzione scolastica barlettana, la scuola “M. D’Azeglio”. Ieri mattina, presso la palestra della scuola media “G. De Nittis”, è stato presentato il progetto pilota “Giornali di Classe” volto al recupero e alla valorizzazione dell’importante tesoro documentario; i cosiddetti giornali di classe, diversi dai semplici registri di classe, raccontano una narrazione del lungo passato che riguarda la città, ma anche la storia italiana. L’edificazione della scuola “d’Azeglio” risale al 1908, rappresentando la prima istituzione elementare pubblica della città; questo ricco patrimonio documentario consente di conoscere e analizzare non solo la storia locale, ma l’evoluzione della stessa nei decenni fino agli anni ‘70 del Novecento. L’interessante scoperta con l’intenzione di creare una progettazione regionale è stata caldeggiata dal consigliere regionale e Presidente della V Commissione Ecologia Filippo Caracciolo, consigliere comunale (PD) presso l’assessorato regionale.19402584_10211763600538914_1758649516_o

Ieri per la presentazione del progetto erano presenti anche il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regione Puglia Anna Cammalleri, l’Assessore Regionale con delega al Diritto allo Studio, Scuola e Università Sebastiano Leo. Si tratta di studiare e poi diffondere il prezioso materiale, con il trasferimento di tutti i volumi al plesso ‘Principe di Napoli’, affinché venga approfondito ed inventariato con la collaborazione di docenti e studenti. La prima fase del progetto è stata finanziata dalla Regione Puglia con € 30.000: le attività previste in questa prima fase riguardano il recupero, riordino e inventariazione del patrimonio documentale e si svolgeranno nel periodo Settembre 2017 – Giugno 2018 in modo da avviare la seconda fase a partire dall’Anno Scolastico 2018-2019. Adoperare un approccio scientifico al patrimonio documentario, base della ricerca storica, ragionando anche in una prospettiva di digitalizzazione dello stesso per renderlo fruibile nei suoi diversi aspetti sociali, economici e culturali. Si tratta di oltre 350 volumi risalenti al ‘900 più un volume risalente all’Anno Scolastico 1872/1873 per il recupero di una memoria identitaria della collettività cittadina, Il tema non ha potuto che richiamare l’attenzione sul plesso che è attualmente chiuso perché dichiarato inagibile a seguito del distacco di una parte di solaio del primo piano, ma nelle parole dell’assessore regionale la promessa che la Regione Puglia farà al più presto tutto il possibile per riaprire l’istituto scolastico. Presente all’incontro anche il vicesindaco di Barletta, Antonio Divincenzo.

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