«Cosa hanno in comune il “Palio di Siena”, la “Quintana di Ascoli Piceno” o la “Notte della Taranta”? Un successo duraturo di coinvolgimento e partecipazione attraverso un avvenimento che identifica e rende nota la città in tutto il bel paese e oltre. La Disfida di Barletta è un evento storico, culturale e folcloristico con enormi potenzialità che, se adeguatamente sfruttate, non avrebbe nulla da invidiare alle più blasonate celebrazioni italiche». Così gli Attivisti 5 stelle Barletta introducono la nota riguardante le modalità di organizzazione della rievocazione della Disfida di Barletta.

«Negli ultimi tre anni la realizzazione della manifestazione è passata attraverso differenti iter di aggiudicazione: nel 2015 con un affidamento diretto ad una S.r.l. col compito di coordinare altri soggetti senza passare da un bando pubblico e su cui il M5S ha sollevato dubbi circa la trasparenza attraverso un esposto alle autorità competenti, nel 2016 delegando l’incarico al Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, di cui il Comune di Barletta è socio, senza sollevare non poche polemiche e finalmente quest’anno con un bando pubblico, anch’esso sottoposto a legittime critiche.
Perché ridursi all’ultimo momento per la pubblicazione del bando di gara (7 luglio) e relativa assegnazione (10 agosto) a meno di un mese dall’inizio della rievocazione (1-10 settembre)?

La sola cooperativa partecipante, “Setterue”, si è aggiudicata la realizzazione dell’evento con appena 500 euro di ribasso sull’offerta base prevista di 46.000 euro, intuendo probabilmente che non ci sarebbero stati concorrenti. Concorrenti che avrebbero avuto poco tempo per organizzare il tutto e questo potrebbe essere stato il motivo della mancanza di alternative, imputabile all’incapacità gestionale di chi, politicamente, non ha creato le condizioni per dare una migliore opportunità a più soggetti di presentarsi alla gara d’appalto.

Ci chiediamo come sia possibile pubblicizzare adeguatamente un evento di tale portata in così poco tempo e se a questo ci aggiungiamo un’estate barlettana ridotta al lumicino, per rimanere in tema di Disfida, possiamo dire che a questa amministrazione è mancato lo scatto di orgoglio che animò i nostri 13 cavalieri in nome degli italiani.

Nell’attesa che prenda forma il progetto triennale sottoposto alla regione Puglia, ci auguriamo un successo della manifestazione rievocativa che faccia riferimento non solo ai numeri, ma anche alla qualità e originalità della stessa, tale da contraddistinguersi e rimanere nella memoria dei cittadini».