Uno spettacolo poco decoroso nel cuore della città. Parliamo delle aiuole che dovrebbero rappresentare gli spazi verdi posizionati nella parte terminale di corso Cavour, a pochi passi da piazza Fratelli Cervi, a Barletta. Un’idea nata sulla carta che proprio per colpa della carta, intesa come straccia, denuncia il proprio stato di degrado. Basta infatti spostare lo sguardo oltre le poche piantine che separano l’area dal marciapiede, con vista sul Castello Svevo, per scorgere bottiglie di vetro e di plastica, rifiuti indifferenziati e deiezioni canine. Segni di una inciviltà perpetrata nel tempo, ben visibili nel cuore della città, tra un pezzo di storia e le tante attività commerciali nel settore della ristorazione lì presenti.

Una denuncia che fa il paio con quella operata dal giornalista Nino Vinella sui social nelle scorse ore, riferita al verde lasciato “seccare” all’esterno della scuola elementare “Fraggianni”, ad angolo fra via Libertà e via Rizzitelli. Dalla sontuosa inaugurazione di pochi mesi fa, aprile 2017, passando per la piantumazione del 5 giugno di una pianta di alloro donata dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia e dall’Archeoclub d’Italia sede di Canne della Battaglia-Barletta, si contrappone lo scenario odierno: erba malandata, quasi scomparsa. Come se fosse sufficiente che la scuola chiudesse nelle ferie estive per abbandonare a se stesso il prato. «Uno schiaffo al comune senso del pudore ambientalista o pseudoambientialista anche di chi in quella scuola vi lavora ed opera nel volontariato –lo ha definito Vinella-un atto lesivo dell’educazione dei ragazzi e degli alunni». L’ennesimo.