Un esposto che porti alla verifica della sussistenza di eventuali illegittimità nella gestione del Rifugio Comunale e nello svolgimento delle attività necessarie a garantire il benessere degli animali ivi ricoverati, del personale addetto e della salute pubblica. Questo è quanto fatto dal gruppo di attivisti Barletta Cinque Stelle per far chiarezza sulla situazione del canile comunale, di seguito il testo completo dell’esposto. 

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«Partendo dallo studio delle criticità cittadine in ordine alla tutela degli animali d’affezione, abbiamo ritenuto utile effettuare una visita al canile comunale in data 27.4.2017. Ci corre l’obbligo di ringraziare il nostro Portavoce al Senato, Lello Ciampolillo del Movimento 5 Stelle, convinto animalista, che ha accolto l’invito ad accompagnarci nella visita.

Alle risultanze del gruppo di studio di Barletta Cinque Stelle, abbiamo ritenuto opportuno depositare, in data 22 Agosto, un esposto presso la locale caserma dei carabinieri affinché la Procura della Repubblica proceda ai dovuti accertamenti.

Il canile comunale di Barletta risulta essere gestito dalla Associazione “Gli amici di Fido” sin dall’anno 2012 e continuativamente sino ad oggi in proroga giusta determina n. 622 del 4.5.2017.

I termini della proroga sono, pertanto, prossimi allo scadere e ci interroghiamo se si assisterà ad un’ ulteriore proroga.

L’aggiudicazione del servizio di gestione del rifugio comunale per cani deve garantire il benessere degli animali ivi ricoverati e dovrebbe avvenire tramite gara con procedura aperta da bandirsi a cura dell’ente comunale.

Dall’esame dell’Albo Pretorio del Comune di Barletta risulta essere stata bandita una prima gara nell’anno 2012, conclusasi con l’aggiudicazione del servizio in favore dell’Associazione “Gli Amici di Fido” per il biennio 2012/2014 e successiva stipula di regolare contratto di gestione con scadenza nell’anno 2014.

Sempre dalla consultazione dell’Albo Pretorio del Comune di Barletta è emerso che nell’anno 2014 è stata indetta una nuova gara per il biennio 2015/2016, conclusasi anch’essa con l’aggiudicazione del servizio alla medesima Associazione , senza però che risulti essere stato stipulato alcun contratto tra le parti, necessario a definire oneri ed obblighi cui l’aggiudicataria doveva attenersi nello svolgimento del servizio.

L’obbligo della stipula del contratto scritto, oltre che dalle normative vigenti, era altresì espressamente prevista nel Capitolato speciale di appalto del 2014 (art. 24) e nella Determinazione Dirigenziale n. 597 del 28.4.2015.

In occasione della ridetta visita del 27.4.2017 sono state riscontrate, inoltre, delle presunte anomalie nella gestione del servizio di pulizia ed igiene della struttura.

In particolare si è appreso che lo smaltimento dei reflui rinvenienti dalle singole postazioni sembrerebbe avvenire direttamente negli scarichi fognari e senza alcun preventivo trattamento, con evidenti difficoltà di deflusso considerata la quantità e la consistenza dei reflui stessi.

Tale comportamento potrebbe inevitabilmente portare all’insorgere di rischi di natura igienico/sanitaria per gli animali ospiti e per il personale ivi operante.

Oggetto dell’esposto è pertanto, in sintesi, la verifica della sussistenza di eventuali illegittimità nella gestione del Rifugio Comunale e nello svolgimento delle attività necessarie a garantire il benessere degli animali ivi ricoverati, del personale addetto e della salute pubblica».