Un traguardo storico atteso da decenni: questa mattina è stata inaugurata la nuova sede della Capitaneria di Porto di Barletta, in un edificio completamente riqualificato, noto per aver ospitato il mercato ittico della città. L’importante tassello che va verso la riqualificazione costiera della città, partendo proprio dal suo porto, della Regione intera e del Paese, è stato realizzato con la convergenza del Ministero delle Infrastrutture, Regione Puglia, Provincia Bat e Comune di Barletta; da circa due anni erano iniziati i lavori per la ristrutturazione. Solenne la cerimonia di apertura, con tanto di picchetto di onore dei militari e alzabandiera con l’inno nazionale, alla presenza del Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Umberto Del Basso De Caro e del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio ispettore Capo Vincenzo Melone. Hanno salutato le tante autorità civili, militari e religiosi presenti, anche il presidente della Provincia, Nicola Giorgino, l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Anna Maria Curcuruto, il sindaco di Barletta Pasquale Cascella. Presenti anche molti consiglieri comunali di Barletta, gli assessori e alcuni sindaci delle città vicine. La consegna del tricolore al Comandante Pierpaolo Pallotti, e il simbolico taglio del nastro da parte del vice Prefetto Vicario di Barletta Andria Trani Rossana Riflesso, e di Antonio Fraddosio, figlio di Oberdan, che aveva assunto il comando dell’Ufficio circondariale marittimo di Barletta dal 1950 al 1954.21755016_10212525552147228_1878771643_o

La data prescelta, come nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale, non è stata casuale visto che proprio il 12 settembre ricorre il 74º anniversario di quel tragico 1943 quando venne attuato il primo atto di rappresaglia nazista da parte dei tedeschi, pochi giorni dopo la firma dell’Armistizio che aprì una nuova fase della Seconda Guerra Mondiale, ai danni di 11 vigili urbani e 2 netturbini selvaggiamente trucidati al fianco dell’allora edificio postale in piazza Caduti. La concomitanza delle date ha reso possibile affermare la volontà di non trasformare la memoria in un semplice rito, ma essa deve essere collante necessario dell’identità collettiva di una comunità locale, che ritrova un pezzo di orgoglio attraverso un’opera che ricollega il passato con il presente e il futuro. Da sempre il mare ha rappresentato il principale elemento della vita economica e sociale della città. Quest’opera consentirà agli operanti nella Capitaneria di svolgere al meglio la propria funzione di controllo sulle attività marinare e la pesca in generale in una struttura più moderna e idonea. La riqualificazione torna ad essere un elemento vincente, perché rispetta la fisionomia di un territorio e non la violenta nella sua memoria; questo accade proprio nel periodo in cui è scoppiata la polemica della possibile demolizione di un palazzo storico del centro città, addirittura più antico di quella struttura di oltre cinquant’anni.

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