Si è tenuto nel corso della scorsa giornata il sit-in di protesta organizzato dai genitori degli alunni della scuola Girondi, subito dopo l’inizio dell’anno scolastico 2017-18. I fondi per la ristrutturazione del plesso Collodi, comprendenti 3 sezioni di scuola dell’infanzia nella quale sono collocati circa 90 bambini, sono stati stanziati dopo richiesta delle docenti e della dirigente dal comune di Barletta. Il plesso risultava infatti pericolante e non rispondente ai criteri e alle norme di sicurezza, essendo comunque uno stabile molto vecchio.

Già nel corso delle festività natalizie era stato effettuato un trasloco momentaneo delle tre sezioni presso la scuola Girondi. I lavori si sono protratti a lungo e i genitori speravano con l’inizio del nuovo anno scolastico 2017-18 di poter portare i propri figli a studiare nuovamente nel vecchio edificio ristrutturato. È stato questo il motivo scatenante della protesta a cui hanno dato vita le mamme nella scorsa giornata.

A questo proposito la signora Lucia, il cui figlio è tra quei 90 bambini che stanno aspettando di tornare a studiare nel plesso Collodi, ha dichiarato: «Appena iniziati i lavori si sono accorti della presenza dell’amianto nella pavimentazione e hanno bloccato tutto senza però ufficializzare la cosa, quindi noi o la dirigente stessa non abbiamo avuto alcuna comunicazione, si è sospeso tutto e punto. La dirigente ha cercato di contattare il comune con ben 4 PEC e numerosi inviti ad un consiglio straordinario sul da farsi. Bene, morale della favola: siamo arrivati alla vigilia dell’inizio dell’anno scolastico senza avere un’aula a disposizione in quanto si è aggiunta una prima classe alla Girondi e noi siamo rimasti in corridoio. Stare in corridoio è inaccettabile, finalmente sono stati informati i genitori e con un consiglio straordinario abbiamo deciso di mobilitarci. Ieri siamo stati in comune, il sindaco ci ha ricevuto ed ha disposto l’inizio della scuola lunedì 18 in modo da avere a disposizione questi giorni per sistemare la ludoteca della scuola ed adibirla ad aula scolastica. Tutto questo il giorno prima dell’inizio dell’anno. I lavori dovrebbero ricominciare alla Collodi e noi speriamo di trasferirci a gennaio ma la situazione è critica e se molliamo ci dimenticano come già hanno fatto da dicembre 2016».