“Annuncio Urbi et Orbi: da stamane il mio romanzo, “ME LA SONO ANDATA A CERCARE” (Cairo Editore), sarà presente in tutte le librerie ITALIANE. Potete amarlo, divorare le sue pagine o suonarmelo in testa. Io sono qui, traboccante di gioia, “pronto ad un abbraccio”. ? Grazie di cuore Amici miei ! #melasonoandatacercare #italy #sogni #quartoromanzo #fragilita #lotta #nullavviennepercaso #creativita #scriverefabeneallasalute #terramia #puglia #barletta #siva #parteilTour”.

Ha scelto la via dei social per annunciare l’arrivo nelle principali librerie italiane, sul circuito Ibs e su Amazon, di un nuovo “figlio”, come ama definire i suoi libri: l’autore barlettano Tommy Dibari torna in libreria e lo fa con il suo quarto romanzo, il terzo scritto a due mani. Un ritorno annunciato con una nota urbi et orbi diffusa sulla sua pagina Facebook. “Me la sono andata a cercare”, il titolo scelto che di per sé è tutto un programma: è la storia di un viaggio che parte da Barletta, la città natale dell’autore. Uno spazio bellissimo e pettegolo al tempo stesso, nel quale l’amore per la scrittura che Dibari definisce bonariamente come una “malattia” non passerà, anzi crescerà negli anni. Le incessanti ricerche di scuole che nella regione accogliessero il suo progetto all’alba del terzo millennio si alterna con il costante desiderio di spiazzare i suoi allievi, costringendoli ad aprirsi, in scuole sempre più simili a ospedali, nei quali si respingono i malati e si curano i sani. “E’ un onore per me essere nelle maggiori librerie italiane –spiega Dibari- con un libro nel quale racconto l’età della giovinezza, quella in cui fagocitavi i sogni, costantemente proiettato verso l’avvenire. Quella proiezione ti faceva dimenticare il presente, però forse ti faceva dimenticare anche le risposte che la creatività richiedeva dentro di me quando veniva ad abitarmi”.

Tommy Dibari, me la sono andata a cercare, copertina e quarta

La scrittura creativa è assoluta protagonista in Me la sono andata a cercare (Cairo editore, pp. 142, 13 euro): apre le porte verso mondi abitati da un’umanità fragile, come il centro di salute mentale, il carcere e un ricovero per anziani, dove Tommy frequenta la sua personale scuola di vita. Tanti personaggi che combattono i propri demoni si alternano nel volume: da Pino, detto Pinuccia, a Peppe il bambino che vuole essere o squalo, fino a Gino che parla della morte in cambio di una caramella al limone e ancora Michele, Pierluigi, Domenico, Carmine e Matteo. Volti e voci che Dibari non dimenticherà più e dalle quali sarà accompagnato per sempre. “E’ cambiato il mio stile di scrivere storie –ammette l’autore- io ho provato a fare questo: sono sceso al Pireo, come diceva Platone, e scavando ho scoperto che c’era un panorama completamente diverso. Me la sono andata a cercare è un libro di sfumature, di sviluppo di un percorso giovanile e di evoluzione della mia maturità. Un grande maestro diceva che ci sono due modi per vivere: o accettare l’inferno per quello che è, o scegliere chi e cosa non è inferno. Io ho scelto la seconda via, per proteggere e dare spazio a chi non era inferno”.

TOMMY DIBARI– Nato a Barletta nel 1974, è a scrittore, autore televisivo, pubblicitario e docente di scrittura creativa presso il Centro Internazionale Alti Studi Universitari. E’ stato tra gli autori di programmi televisivi come Striscia la Notizia, Artù, Paperissima e Paperissima Sprint. Ha scritto per teatro e cinema ed è anche paroliere musicale. Insieme con Fabio Di Credico ha pubblicato La Cambusa. Storia d’amore e di altre malattie (Rizzoli, 2007) e Non ho tempo da perdere (Cairo, 2011). Nel 2015, sempre con Cairo Editore, ha pubblicato Sarò vostra figlia se non mi fate mangiare le zucchine.