Gennaro Calabrese

«Già da tempi molto antichi la bellezza e l’ordine di una città si vedono e valutano in base all’arredo urbano, di cui oggi fanno parte anche le fioriere che vengono posizionate in varie zone della città a seconda delle esigenze pratiche ed estetiche. Durante queste settimane operatori e camion Barsa hanno sistematicamente spostato le fioriere da una parte all’altra di Barletta in virtù anche del rispetto delle disposizioni antiterrorismo del Ministero dell’Interno, togliendole però da zone in cui avevano altri scopi. Gli esempi più lampanti sono quello della zona alle spalle della Cattedrale, dove le fioriere fungevano da dissuasori per il parcheggio di auto e moto, e Piazza Caduti, dove aumentano e diminuiscono continuamente e vengono riposizionate in modo frettoloso e disordinato». Così il consigliere comunale del Gruppo Misto Gennaro Calabrese introduce la sua nota riguardante la situazione dell’arredo urbano nella città di Barletta.

«Fatto il punto della situazione, le domande che mi pongo sono due: è possibile che all’interno dei depositi comunali non ci siano degli arredi urbani sufficienti ed adeguati a coprire una situazione di emergenza? O ancora, è possibile che l’ufficio comunale che si occupa dell’arredo urbano della città non abbia a disposizione un badget annuale per l’acquisto di nuovi arredi, se necessario? L’arredo urbano è un biglietto da visita, un elemento di completamento del disegno urbanistico e architettonico di una città e di conseguenza fondamentale. Purtroppo mi dispiace constatare che a Barletta viene considerato un elemento di secondo piano, come se non ne avesse bisogno. Se almeno c’era la possibilità di dare solo apparentemente un’impressione di un ordine e organizzazione della città che non esistono, l’Amministrazione se l’è fatta sfuggire per l’ennesima volta».