Il FIOF International Photography Department è approdato in Cina. Una delegazione di esponenti del Fondo Internazionale della Fotografia è da venerdì 10 novembre in Oriente. “Abbiamo modo ancora una volta di portare 60 ambasciatori della fotografia italiana a rappresentarla in maniera fantastica all’interno di spazi museali dove i nostri autori saranno apprezzati dal mondo orientale –spiega il presidente del FIOF Ruggiero Di Benedetto-vogliamo valorizzare il brand della fotografia italiana, come fatto con altre tappe quali Russia e Giappone. Ogni nostra attività ed evento non perde di vista il nostro fine ultimo: la valorizzazione dell’arte fotografica per riuscire a sfruttare al meglio le sue potenzialità comunicative ma anche sociali. Coltiviamo, da diversi anni ormai, i nostri rapporti con una delegazione del governo cinese perché crediamo fortemente nelle immense possibilità di crescita e miglioramento che succedono al confronto. Tra due terre così lontane geograficamente e culturalmente, inoltre, il linguaggio fotografico e la sua universalità ci permette di comunicare fra noi in maniera più agevole e costruttiva”.

Prima Pechino, poi tappa a Shangai per incontrare i “Pugliesi nel mondo”. Ultima, ma non per ultima, la presenza al Festival fotografico di Lishui 2017, che vedrà in esposizione L U M I N A, collettiva promossa dal Dipartimento Internazionale di Fotografia del FIOF, una grande opportunità per far conoscere la bellezza e la cultura italiana nel mondo. “L U M I N A esiste da sei anni e a Lishui saranno premiati autori da tutto il mondo- sottolinea Maria Lanotte, Art director dell’esposizione italiana in Cina- abbiamo scelto questo nome perché, sulla scia del grande successo ottenuto nel 2015 con la collettiva IMAGO, crediamo nelle origini della cultura italiana e nella nostra storia. LUMINA, come imago, è una parola latina, un omaggio alle nostre radici e alle nostre tradizioni, che finora non ci hanno tradito, e con un pizzico di scaramanzia, noi di FIOF abbiamo deciso di proseguire il percorso nella terra di Mezzo, sulla scia dei nostri Padri e della nostra lingua originaria.

Fiof sarà ambasciatore della fotografia italiana in Cina: l’occasione per mostrare il meglio della fotografia italiana contemporanea, e non solo.  L’intento? “Comunicare la tradizione e l’innovazione della fotografia italiana –sottolinea il barlettano Di Benedetto- eccellenze della fotografia italiana, nomi noti e meno noti in ambito nazionale ed internazionale, autori capaci, ognuno a suo modo, di mostrare il meglio della nostra cultura, ma soprattutto di mostrare come l’Italia sia qualità capace di fare la differenza, sia arte intesa nella sua accezione migliore, quella che si fa notare perché non si affanna con tante parole ma, semplicemente e squisitamente, si dimostra con i fatti.

L’esperienza in Cina farà da apripista a un dicembre ricco di novità, nel quale il FIOF sarà assoluto protagonista: “Abbiamo raggiunto un obiettivo importantissimo –spiega Di Benedetto- stringendo un solido rapporto con il MIBACT. Daremo vita ai laboratori sensoriali, ricreando camere oscure allestite all’interno di scuole primarie per alunni fino ai 13 anni, un modo per alfabetizzare la fotografia con semplicità per i bambini. Il progetto è stato estremamente apprezzato e il Ministero in via sperimentale spalmerà questa esperienza in sei regioni italiane dal marzo 2018, per poi allargarsi a tutta Italia nel 2019: tra i protagonisti, vi saranno fotografi-formatori. Siamo felici di questo”. Non solo arte, ma anche legislazione: “Abbiamo avuto modo di far parte di un tavolo di concertazione con altre sei associazioni presso il Ministero, dove abbiamo chiesto regole serie per legiferare il mondo della fotografia. Così vogliamo dare risposte serie e concrete”. Con una tappa fissa, quella coincidente con Orvieto Fotografia: “L’edizione 2018, in calendario a marzo, rientrerà nell’elenco dei 4 festival più importanti d’Italia targati MIBACT. Grazie all’attenzione di tutti gli attori siamo riusciti nel nostro intento”.