Grazie ad un finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la proposta “Centrare le periferie” si è collocata in graduatoria nazionale per beneficiare dei finanziamenti statali con vari tipi di intervento. Tra questi si colloca il progetto denominato “STOP THE GAME NOW”, proposto dalla dott.ssa Francesca Lacerenza-psicologa selezionato, previa procedura di evidenza pubblica (avviso prot. N.2506 del 29/07/2016 – “Invito alla presentazione di proposte di intervento da attuare nell’ambito del programma per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della città di Barletta”), dall’Amministrazione comunale. Tale progetto é rivolto a tutte le scuole medie inferiori e superiori del Comune di Barletta (BT) – Puglia, ed erogato a sua volta dalla responsabile Lacerenza Francesca, psicologa esperta GAP, della città di Barletta (BT) e dalla corresponsabile dott.ssa Monticelli Valentina, psicologa esperta GAP, della città di Andria (BT); si svolgerà presso l’auditorium “Pietro Mennea” della scuola “C. Cafiero” – Liceo Scientifico Statale di Barletta, per la durata complessiva di sei mesi (da novembre 2017 ad aprile 2018). Il programma consiste in un percorso di formazione/informazione attraverso lezioni frontali, peer education, role playing, attività psico-educative, video proiezioni. Gli studenti saranno ATTORI PROTAGONISTI del percorso di informazione/formazione sul fenomeno GAP e sulle gravi conseguenze ad esso connesse.
Tra gli obiettivi del progetto ci sono:
- Informare e sensibilizzare gli adolescenti sul fenomeno del gioco d’azzardo patologico;
- Analizzare e mettere in discussione credenze e distorsioni cognitive che guidano il comportamento di gioco e ne sostengono il mantenimento in senso patologico;
- Comprendere i motivi che spingono al gioco, sia sociale che compulsivo;
- Fare una corretta valutazione degli elementi di rischio e della vulnerabilità personale;
- Prendere coscienza degli effetti della dipendenza;
- Educare i soggetti coinvolti ad un uso consapevole del denaro;
- Accrescere la consapevolezza e i rischi connessi al cyber play;
- Informarli, anche attraverso studi statistici e matematici, delle infime possibilità di vincita.
In Italia gioca il 47% degli indigenti 3, il 56% delle persone dal reddito medio basso il 70% dei lavoratori a tempo indeterminato l’80,2% dei lavoratori saltuari l’86% dei cassintegrati il 61% sono laureati il 70,4% dei diplomati l’80,3% ha la licenza media il 47,1% ha tra i 15 e i 19 anni gioca il 58,1% dei ragazzi il 36,8% delle ragazze il 4-8% degli adolescenti ha problemi di gioco il 10-14% degli adolescenti è a rischio patologia l’8% dei bambini tra i 7/11 anni usa denaro online Sono i dati raccolti da “Sistema gioco Italia”, la federazione di Confindustria, e ripresi dalla Camera in una mozione approvata due anni fa che denuncia il prezzo sociale e sanitario dell’epidemia: per curare i malati, si sfiorano i sette miliardi l’anno