San Ruggiero appartiene alla devozione barlettana più autentica, venerato da tutti i cittadini è il santo patrono di Barletta con Maria Santissima dello Sterpeto. Il 30 dicembre è infatti nel folclore cittadino un momento di condivisione e preghiera di grande rilevanza, un momento celebrato ieri con la tradizionale processione a conclusione dei giorni di festività in onore del santo miracoloso.

La festa di San Ruggiero rappresenta il forte legame della città di Barletta con la tradizione religiosa, motivo per il quale sono stati in migliaia coloro che hanno preso parte quest’anno, come ogni anno, alle sante messe in suo onore, ai festeggiamenti e alla processione finale. Il folclore barlettano, come di consueto per quest’occasione, non si è esaurito alla sola religiosità, quella di San Ruggiero è in realtà una piccola festa patronale, con bancarelle, fuochi d’artificio e tradizioni culinarie rispettate in ogni casa con un menù specifico per le giornate di festa.

La più alta espressione della devozione cittadina a questo santo si legge però nei registri dell’anagrafe: sono in migliaia e migliaia i cittadini barlettani di nome Ruggiero; simbolo vivente di un voto o un ringraziamento speciale al santo da parte dei genitori. La disputa sulla presenza o meno della “i” all’interno del nome “Rugg-i-ero” resta ad oggi ancora parzialmente aperta, con una buona percentuale di propensione verso la versione autentica barlettana con “i” interna.

Numerose le leggende tramandate su questo santo miracoloso. San Ruggiero fu nominato in vita vescovo di Canne, poco dopo una ribellione locale che distrusse la città. Con le sue opere contribuì alla sopravvivenza della popolazione, prostrata dalla guerra; umile nei suoi gesti e nelle abitudini, fu un instancabile soccorritore: è da qui che deriva la forte devozione nei suoi confronti come santo caritatevole. Diverse furono le autorità ecclesiastiche che si avvalsero del suo consiglio, moltissime le leggende sul suo conto. A lui furono attribuiti miracoli sia in vita che dopo la morte, ancora oggi sono moltissimi i devoti che in questi giorni di celebrazioni in suo onore si sono recati nella chiesetta di San Ruggiero esprimendo un voto per chiedere “una grazia”.

Anticamente Canne veniva denominata Locus Sancti Rogerii: la leggenda narra che il santo percosse la roccia con il suo bastone pastorale, facendone sgorgare una fonte d’acqua fresca ancora oggi presente in località Canne della Battaglia. Le sue spoglie, dopo la decadenza di Canne, furono traslate a Barletta, dapprima nella Chiesa Cattedrale di Santa Maria e successivamente nella chiesetta delle benedettine celestine di Santo Stefano, poi chiamata proprio di San Ruggiero dove riposano ancora oggi.