Annalisa Cagia è una psicologa che opera a Barletta da anni, con un entusiasmo travolgente e un progetto in mente: creare un team di colleghi disposti a fornire sostegno psicologico gratuito a chi non può permetterselo. Il progetto è ancora in fase embrionale, ma il sostegno già ricevuto in poche ore dalla pubblicazione di un suo post su Facebook lasciano sperare in una buona riuscita.
Dopo aver svolto una tesi sperimentale presso l’Università di Padova, Annalisa ha intrapreso un percorso incentrato sullo studio della psicopatologia dell’apprendimento e del benessere mentale, conseguendo diverse specializzazioni. Dal 2008 coordina le attività dell’associazione “Squola”, rivolta a famiglie di studenti con difficoltà di apprendimento.
«Avendo la fortuna di lavorare con tante persone, mi sono accorta di quanto negli ultimi anni sia aumentato il bisogno di essere supportati psicologicamente- ha dichiarato nel corso di un’intervista con la nostra redazione- Alcune delle richieste, purtroppo, restano inascoltate in quanto non sempre è possibile accedere ad un percorso privato o, peggio ancora, accedere ad un servizio pubblico oberato già da molte richieste. Sono convinta del fatto che ognuno di noi possa fare la differenza, semplicemente attuando piccole buone azioni orientate al benessere dell’altro. Per questo mi è venuto in mente di chiedere ai colleghi del mio territorio di unirci ed offrire ai soggetti “deboli”, coloro che non possono accedere alle cure psicologiche per problemi di natura economica, parte del nostro tempo in maniera gratuita. Mi piacerebbe incontrare i miei colleghi, ascoltare i loro punti di vista, le loro idee e condividere le reali disponibilità di ognuno. Non ho pretese ma solo obiettivi che desidero realizzare insieme agli altri».
Il suo appello su Facebook ha suscitato l’interesse di molti psicologi, non sono da Barletta ma anche da Cerignola, Canosa, Bisceglie, Pulsano, Spinazzola , Terlizzi, Altamura. «Tuttavia questo è solo un inizio, per trasformare il tutto in azione c’è bisogno di tanta volontà da parte dei partecipanti. – ha aggiunto- Chi mi conosce, sa benissimo quanto ami il mio lavoro e quanto sia entusiasmante per me accompagnare una persona sofferente in un percorso di “rinascita”. Se è vero che Barletta è cresciuta tanto è anche vero che ancora molto possiamo realizzare. Nella nostra città e non solo, tante persone aspettano di essere aiutate e noi potremmo essere le loro risposte. Il mio è un obiettivo realistico e più che possibile. Le difficoltà saranno tante, tra cui quella di creare una squadra, ma mi piace pensare che, grazie alla vostra intervista, la voce possa spargersi più facilmente. Sul resto vi aggiorneremo in seguito».