«Visto lo scenario politico che si sta delineando in città, in prospettiva delle prossime amministrative, crediamo sia necessario un momento di riflessione da parte di tutti i partiti e movimenti, interessati a costruire una coalizione che tenterà di dare un governo alla nostra città e che possa davvero dimostrare che è intenzionata ad occuparsi dell’interesse dei molti e non dei pochi». Prende il via così la nota a firma dei consiglieri comunali Sabino Dicataldo per “La Buona Politica”, Giuseppe Dibenedetto per “La Puglia in più” e Gennaro Calabrese per “Aria civica progetto Barletta”. «Una coalizione che sappia proporre e presentare un candidato sindaco da sostenere per tutto il mandato amministrativo, con lealtà e condivisione progettuale. Una coalizione che sappia con i fatti combattere la destra, il populismo e l’antipolitica che si identifica nella delusione e nella rassegnazione di molti elettori convinti ormai che tutto e “controllato” e che questo “controllo” favorisce una amministrazione troppo personalizzata e di parte. Una coalizione che dovrà convincere gli elettori che si può fare buona politica e che la politica, quella vera non è un mestiere o una professione ma un dovere. Una coalizione che sappia ascoltare e intercettare i bisogni della nostra comunità. Una coalizione che dovrà elaborare programma condiviso e che lo stesso, in caso di vittoria, sarà perseguito con perseveranza e concretezza, senza giochi di potere e principalmente con grande trasparenza. Una coalizione che non sia solo di facciata ma soprattutto di contenuti, che sappia esprimere il candidato sindaco che meglio la interpreta e la rappresenta da individuare e proporre alla città all’indomani delle elezioni politiche».

Il bilancio è agrodolce: «Usciamo da una amministrazione che, nonostante le difficoltà registrate in corso d’opera, ha lavorato, prodotto e amministrato la cosa pubblica con grande attenzione, all’insegna della legalità e dell’impegno civico e morale – si legge nella nota- la nostra città ha bisogno di una coalizione forte e unita, non solo in campagna elettorale ma, in caso di vittoria, anche dopo. Che si basi su programmi certi duraturi, inattaccabili e sinceri, che sappia unire e non dividere, che puntino sulla fiducia e sulla trasparenza, che sappia difendere il territorio, le fasce sociali più deboli, che metta al centro del suo programma le “persone” in quanto esseri pensanti, nel rispetto della loro dignità e della loro condizione sociale, capace di guardare ai valori della sinistra che vuol dire lottare per una città solidale, democratica, tollerante e soprattutto antifascista. Ecco perché crediamo sia opportuno concentrare la nostra attenzione sulle prossime elezioni politiche impegnandoci tutti insieme a contrastare il fenomeno del non-voto. Sino ad allora per quel che ci riguarda non parteciperemo ad alcun tavolo politico, così come non parteciperemo al rituale delle primarie che gli ultimi avvenimenti hanno dimostrato non essere più garanzia di trasparenza, tradendo la missione iniziale che si basava sulla ricerca di una unione progettuale da ricercare attraverso il confronto aperto ed esplicito dei candidati votati da “liberi” elettori. I risultati elettorali che verranno fuori dalle elezioni politiche nazionali e la partecipazione al voto dei nostri concittadini, saranno elementi sui quali ci si dovrà soffermare e riflettere con grande impegno».