Dal “Tempo”, colonna portante dell’ultima edizione, alla “Bellezza”. Intesa come forza superiore, in grado di spingere il mondo alla crescita e far tendere l’uomo al miglioramento. Orvieto ospiterà Fiof e la quindicesima edizione del Festival Internazionale della Fotografia, Video e Comunicazione Visiva dal 9 all’11 marzo 2018, concentrandosi su questa domanda: Quante volte abbiamo pensato che la bellezza può salvare il mondo, come citava il Principe Myskin nel famoso romanzo L’ idiota di Fedor Dostoevskij? Perché ogni volta che parliamo di bellezza – come spiega Davide Rampello – le diamo un’interpretazione diversa.?  A cercare di offrire una risposta saranno fotografi, artisti, appassionati, intellettuali, studiosi e non meno curiosi che nella seconda settimana di marzo  trasformeranno lo splendido centro storico di Orvieto (Terni), nel cuore dell’Umbria, in un energico crocevia di stimoli, idee, incontri, scambi e progetti. “La bellezza salverà il mondo” è il claim che accompagnerà un weekend atto a favorire il confronto fra differenti culture e lo scambio di idee finalizzate ad implementare le relazioni professionali.

Nel diluvio universale delle immagini, che ogni secondo invadono la nostra mente, attraverso i social network e i nuovi mezzi di comunicazione, sempre più spesso si perdono questi concetti: il bello e/o il buono, la dignità dell’immagine come forma espressiva, estetica, artistica ed emozionale. Se da un lato, dunque, la fotografia é rimasta la stessa dalle sue prime apparizioni, per la sua innata capacitá di rendere eterno un istante, dall’altro ha cambiato e continuamente cambia modi, supporti e valore. “Il bello è nelle immagini, nell’ arte, nel buono, ma è soprattutto un’emozione” è il concept promosso da Ruggiero Dibenedetto, barlettano e Presidente Nazionale Fiof, in una costante ricerca di veri protagonisti che sappiano contribuire e collaborare allo sviluppo di un progetto di riforma che deve coinvolgere non solo gli “addetti ai lavori”.  Dal 9 all’11 marzo 2018, Orvieto si trasformerà in un vero e proprio punto di incontro e di scambio per il sistema internazionale della fotografia, della video-produzione e della comunicazione a 360 gradi, catalizzando sempre più la sensibilità e l’attenzione dei fotografi, degli artisti, degli studiosi, ma anche più semplicemente degli appassionati e dei visitatori attratti dalla qualità professionale dell’offerta e dalla varietà della proposta, con il coinvolgimento dei giovani studenti, istituti di fotografia, istituti tecnici ed accademie delle belle arti nazionali.

Il buono e il bello

Fotografia come comunicazione alternativa: mission del FIOF e della nuova grande sfida che si terrà ad Orvieto dal 9 al 11 marzo è quello di ricondurre i nostri occhi, la nostra mente ad apprezzare “il buono e il bello” come binomio da cui attingere emozione, questo il pensiero del Presidente Ruggiero Dibenedetto. Il tutto attraverso un calendario intenso e ricco di attività, durante le quali partecipazione e condivisione diventano soprattutto momenti di crescita individuale: workshop, mostre guidate, seminari, conferenze, rassegne di film, letture portfolio, attività per i giovani e spettacoli comporranno un menù eterogeneo. “Crediamo ancora nell’ importanza del bello, in quanto forza emozionale e propulsiva per uscire fuori da questo declino visivo e sociale che ci attanaglia, da questa perdita di stimoli che possano condurci ad un nuovo Rinascimento in ogni ambito, da quello puramente sociale a quello culturale e professionale – spiega Maria Lanotte, art director del Festival – siamo eredi un patrimonio culturale e artistico che non ha competitor nel mondo, siamo figli del “bello” ed è per questo, che FIOF crede e vuole investire ancora nelle radici di una storia millenaria, che ci ha visti protagonisti nel mondo”. Il FIOF è anche l’unica organizzazione che rilascia qualifiche professionali come QIP QIV e MASTERQIP, riconoscimenti che permettono di fare la differenza tra professionista e amatore. In piena adesione con il concept strong di quest’anno, l’invito è anche quello di aderire al concorso FIIPA 2018, aperto a tutti, professionisti, studenti e amatori di ogni nazionalità che vogliono confrontarsi e mettersi in gioco; il FIIPA disegna dunque il “carpe diem”, la possibilità,  e trasforma il semplice fruitore in un potenziale interprete.

IL PROGRAMMA 2018:

La fotografia dai primi esordi mancava di dignità e rispettabilità proprie, solo successivamente, essa si è fatta spazio tra le modalità di produzione culturale. L’arte fotografica è riuscita ad assumere un proprio e distinto valore culturale e non semplice riproduzione di quello che la realtà offre, qualificandosi come creazione spontanea e corrente artistica dal momento che il fotografo, nell’attimo dello scatto, sta operando una scelta arbitraria dettata o dal proprio gusto, o dai propri obiettivi o da diverse altre ragioni in quanto tra tutte le inquadrature possibili ne sceglie una, ed una soltanto, attraverso cui mostrare una propria visione della realtà. Il programma dell’edizione 2018 di Orvieto Fotografia si snoderà attraverso grandi mostre, collettive, installazioni ed esposizioni, arte contemporanea e seminari. Percorsi incanalati lungo le vie del talento di maestri di livello nazionale ed internazionale, autori affermati e giovani, italiani e stranieri, con diverse partecipazioni di studenti e giovani appassionati.  Le mostre occuperanno ogni area della città, dalle sedi istituzionali a quelle commerciali, espandendosi a macchia d’olio per dare vita ad un luogo di incontro su tutto ciò che riguarda lo sguardo. Palazzo dei Sette, Palazzo Coelli, chiesa di San Giacomo e Chiesa dei Santi Apostoli, ma anche le locations commerciali ospiteranno un’autentica festa della fotografia alimentata dalla cittadinanza attiva, che coinvolgerà anche delle scuole materne, elementari e superiori. Testimonial dell’evento eccellenze (clicca qui per elenco relatori aggiornato) quali Renèe Jacobs e Mattia Zappellaro, l’esempio di fotogiornalismo del decano iraniano Abbas, in grado di emozionare con i suoi reportage in Biafra, Vietnam e Sudafrica negli anni settanta, e per i suoi ampi saggi sulle religioni negli anni successivi, la Street Photography di Alex Coghe, romano residente in Messico, la fotografia sociale di Marta Viola e la capacità di coniugare immagine e marketing di Mario Lupi.

 

Le molteplici iniziative partecipate, formative e dimostrative, saranno particolarmente utili per la generazione di soluzioni innovative e di conoscenze nuove, oltre che per lo sviluppo di un clima positivo, empatico, entusiasmante, in cui il fruitore è coinvolto attivamente nella definizione del migliore percorso di apprendimento per se stesso.  In tal senso, il programma – della durata di tre giornate di lavoro – si sviluppa secondo un processo articolato su 3 diverse fasi di realizzazione:

I Fase Formativa; II Fase Creativa; III Fase Ludica.

In occasione della convention 2018 il FIOF ricambierà l’ospitalità ricevuta due anni fa in Cina, sarà siglato l’accordo ufficiale con l’ambasciatore cinese in Italia e i responsabili del FESTIVAL di Lishui, dopo l’esperienza che nello scorso autunno ha portato il Fondo Internazionale della Fotografia in Oriente con il progetto L U M I N A. FIOF e il Comune di Orvieto si faranno inoltre promotori di una campagna di internazionalizzazione che vedrà una progettualità a lungo termine che si attuerà nel biennio 2017/2018, attraverso la diffusione del brand fotografico italiano: immagini e cultura, finalizzate alla promozione del territorio in tutte le sue tipicità: dalla storia all’ architettura, dall’ enogastronomia al turismo, dall’ agricoltura all’ artigianato all’ innovazione, senza tralasciare la possibilità di promozione di giovani studenti nel mondo del lavoro internazionale.

LA MISSION DI ORVIETO 2018:

“Siamo eredi un patrimonio culturale-artistico che non ha competitor nel mondo, siamo figli del “bello” ed è per questo, che FIOF crede e vuole investire ancora nelle radici di una storia millenaria, che ci ha visti protagonisti nel mondo”. Coinvolgere l’intero territorio, dare la possibilità ai territori che ospitano la convention di avere un feedback importante in termini di immagine e turismo, promuovere le attività locali, e creare una congiunzione significativa tra fotografia e le altre attività produttive, artistiche e commerciali del territorio stesso, fare del territorio, la capitale internazionale della fotografia intesa come espressione artistica e commerciale. Questi gli intenti di Orvieto Fotografia 2018, evento che anche grazie alle nuove tecnologie si avvale di tutta la potenza della comunicazione, dalla cronaca in diretta tramite Twitter, Facebook e della documentazione fotografica con Instagram. Ricordatelo: la bellezza salverà il mondo.

 

Per info: https://www.orvietofotografia.it

 

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