Mercoledì 21 febbraio 2018, a Barletta, presso la Parrocchia Santo Sepolcro, alle ore 20.00, si terrà il quarto ed ultimo incontro del percorso formativo proposto ai giovani del coordinamento cittadino della pastorale giovanile sul tema “Scelte. Il servo o il padrone?”.

“Con questo appuntamento di Pastorale giovanile cittadina di Barletta – spiega Don Domenico Savio Pierro, responsabile cittadino della Pastorale giovanile – vogliamo dare conclusione al nostro percorso formativo Walking Progress. In realtà non si tratta di una conclusione ma di un nuovo trampolino di lancio, di una nuova provocazione, per fare in modo che il discernimento sia per noi fonte di ricchezza e  preziosità interiore, un modo per non smarrire la nostra strada. Dopo il tema della ricerca, della domanda e della compagnia, si affronta quello delle scelte. Questo non significa aver capito tutto, ma aver intrapreso una strada decisa verso una meta che è Gesù: in realtà noi scegliamo Lui perché è Lui che ci ha scelti per primi. Saranno ospiti dell’incontro due suore della Beata Angelina di Assisi, Suor Maria Claudia Grieco e Suor Rita Guercioni, e avremo la gioia di ospitare in mezzo a noi il nostro arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo”.

L’impegno formativo della Pastorale giovanile di Barletta continuerà anche nel mese di marzo, “per questo motivo – aggiunge Don Domenico – invito i giovani ad partecipare all’incontro penitenziale del 14 marzo: Cammineremo per le strade della periferia della nostra città volendo simbolicamente ripercorrere alcune tappe della via Crucis. Anche Gesù ha vissuto e percorso delle tappe, dalla condanna di Pilato fino alla sua morte in croce sul Golgota.

L’intento è quello di dare un segnale forte a tutti noi e di smuovere le coscienze per evidenziare che ci sono ancora nuovi condannati innocenti: le vittime della droga, della ludopatia, dell’alcol. Perciò  noi vogliamo ripercorrere alcune tappe della Via Crucis, andando oltre le mura dell’edificio parrocchiale e lo faremo sui marciapiedi, sulle piazze, nelle strade e in tutti quei luoghi in cui si vive la quotidianità della gente.  Vogliamo invitare i ragazzi a diventare marcianti con noi non perché ci  seguano, ma perché seguano Gesù l’uomo che ha dato tutto se stesso per la salvezza del mondo intero”.