Si necessitano atti di resistenza poetica, per dare voce alla donna, unica nelle sue infinite sfaccettature. È stato proprio questo l’obiettivo dell’evento che si è svolto nella scorsa serata, presso il Punto Einaudi di Barletta, intitolato “Diaries of scarlet lips” (diari dalle labbra scarlatte). L’incanto del femminile si è espresso nelle arti e con le arti, con la performance di Maria Filograsso per uno spettacolo da lei ideato, accompagnato dalle selezioni musicali di Giovanna Mercanti (Vanna).

Un momento di altissima formazione culturale ed artistica con un viaggio incredibile attraverso la vita e la poetica delle scrittrici inglesi Virginia Woolf, Alda Merini e Sylvia Plath, che insieme diventano un’unica figura femminile. Una donna forte, ricca e consapevole, ma al tempo stesso velata e leggera, un incanto di bellezze che si erge sull’immensa umanità. Perchè le donne in fondo hanno sempre qualcosa in comune, dalla delicatezza delle parole ai segreti custoditi nei diari.

Nello spettacolo “Diaries of scarlet lips”, toccante e delicato, in alcuni tratti struggente e di grande forza, tre donne poetiche, folli, ribelli, interpretate con incredibile abilità dall’artista barlettana Maria Filograsso, che pur variando tra le essenze e le voci, si mantiene all’interno di un’unica bellezza, quella letteraria ed umana. Una pièce che racconta di una sola donna, quella libera. Un momento di grande valore, di estrema femminilità dove il racconto dell’intimità diventa condivisione dell’essere, in uno spettacolo nato quasi cinque anni fa, con una sapiente selezione musicale a cura di Vanna, dove le parole in musica servono da accordo profondo allo spettacolo. Abbiamo chiesto all’attrice Maria Filograsso, curatrice ed ideatrice della pièce teatrale, qual è stata la genesi dell’opera e da quali sentimenti è scaturita.

«Lo spettacolo è nato cinque anni fa e nel corso del tempo ha avuto diverse versioni, inizialmente solo un reading con un’interpretazione narrativa, ora è diventato una pièce teatrale. –ha dichiarato Maria Filograsso ai nostri microfoni– È stato creato perchè sono innamorata della poesia e della forza ribelle che ha la poesia in sé e che spesso viene sottovalutata. La poesia è bella, ma i versi delle poesie raccontano e hanno la forza di dire altro, soprattutto le brutture. Ho studiato la biografia di queste tre donne che in fondo sembravano molto simili, ma ciascuna potente nella sua personalità. Non è per la fragilità mentale che ho scelto questi personaggi, ma per la tenacia con la quale hanno scritto. Alda Merini, Sylvia Plath, Virginia Woolf che ha scritto il manifesto del femminismo, senza di lei e di loro probabilmente non sarebbe stato quello che è e che è accaduto. L’idea di fondo non è quella di raggiungere lo stereotipo maschile, ma quella di valorizzare la diversità. Se due sessi non sono sufficienti, come faremmo mai solo con uno?».