Pasquale Cascella

Abbiamo già avuto modo di ricordare intempestiva durante la seduta di Consiglio comunale di ieri pomeriggio, che il Primo cittadino Pasquale Cascella ha rassegnato le sue dimissioni in seguito alla mancata approvazione, per assenza del numero necessario di maggioranza, del Documento Preliminare Programmatico; questo è necessario alla definizione del Piano Urbanistico Generale, tra gli obiettivi di mandato di questa Amministrazione. Un lavoro portato avanti per cinque anni, coordinato dall’assessore Azzurra Pelle, un lavoro che diversamente dal passato, come ha sottolineato lo stesso Cascella, ha avuto la forza di essere completato e di approdare in Consiglio comunale. Questo non è bastato, sarebbe stato sufficiente la presenza di un consigliere in più della maggioranza, trasversale o ordinaria che fosse, per giungere a quei 17 voti favorevoli necessari.Cascella_Dimission_Day

Questa Amministrazione aveva puntato davvero tanto su questo provvedimento, una fondamentale visione d’insieme per esprimere una serie di interventi necessari alla città del futuro. Il sindaco nel suo intervento ha dichiarato la «buona fede con cui abbiamo resistito per giungere a questo obiettivo», una visione ottimistica che pare quasi cieca per non aver notato l’andazzo degli ultimi quasi quattro anni. Ricordiamo che la prima crisi amministrativa, che portò alle dimissioni poi revocate del Sindaco, fu causata proprio da questioni inerenti alla visione urbanistica del PUG. I conti non sono tornati anche questa volta: è proprio dalla sua maggioranza che è mancato il sostegno necessario, per l’assenza di questo o quel consigliere. La dignità istituzionale richiamata si sarebbe potuta sciogliere prima, visti i notori accadimenti nella assise consigliare di questi ultimi anni. Con le sue dimissioni Cascella ha voluto sottolineare la responsabilità di chi ha impedito questo importante provvedimento per la città e per la futura Amministrazione. Dimissioni già annunciate, nella mattinata di ieri, al Prefetto come previsto; queste per legge avranno scadenza tra 20 giorni quando diventeranno “irrevocabili”.

Subito dopo la lettura della lettera di dimissioni si è aperta una discussione naturalmente riguardante l’accadimento politico del giorno. Il consigliere comunale di opposizione Doronzo (Sinistra Italiana), nonché candidato sindaco, ha accusato le dimissioni di essere un atto troppo tardivo, rappresentando un notevole fallimento politico dell’Amministrazione. La consigliera Campese (Sinistra Unita) si è mostrata scettica riguardo alle motivazioni di facciata, alludendo alla scelta come figlia di una deresponsabilizzazione di assessori coinvolti nella campagna elettorale con schieramenti opposti fra di loro.