Le violenza subite quotidianamente dalle donne sono innumerevoli, e i loro aguzzini, fisici e psicologici, sono nella maggior parte dei casi partner, ex fidanzati, parenti, amici. Prendere atto di questa situazione per riconoscere la violenza, prevenirla e sconfiggerla è fondamentale, e occorre partire dall’educazione dei ragazzi, che costruiscono le loro prime relazioni, non sempre sulle giuste fondamenta.
A questo proposito l’istituto Nicola Garrone di Barletta ha organizzato il 18 Aprile 2018 una manifestazione tenutasi presso la multisala del cinema Paolillo, intitolata “C’era una donna” , con la partecipazione di tutte le classi quarte dell’istituto e delle seconde, terze e quarte del liceo artistico.
Un ruolo di primo piano nell’organizzazione del progetto è stato ricoperto dalla docente di lettere del Liceo Artistico Marida Bonadies, in collaborazione con il dipartimento di lettere dell’istituto, che ha dichiarato ai nostri microfoni: «Vogliamo far luce sulla violenza in tutte le sue sfaccettature e sulle discriminazioni di genere. Credo che la scuola abbia il compito di insegnare modelli di relazione corretti lontani dai pregiudizi, dall’ignoranza e dalla grettezza. Noi insegnanti percepiamo molti segnali che fanno capire che i ragazzi sono spesso senza strumenti per difendersi, per cui è necessario fare informazione e prevenzione. A volte le ragazze scambiano per amore il possesso e la gelosia, per cui spero che capiscano che l’amore è tutt’altro e che l’unico modo per sentirsi amati è sentirsi liberi. Questo incontro è altamente formativo, perché offre le testimonianze di chi ogni giorno si confronta con la violenza dal punto di vista sociale, legale, psicologico, e può essere un modo per fornire loro gli strumenti di cui hanno bisogno». 

Significativa  sul palco è stata la presenza di una sedia vuota, per tutte quelle donne che ora non possono più occuparne una al cinema, a teatro, a scuola o sul posto di lavoro, per evitare che vengano dimenticate.
L’evento, dopo un breve recital delle giovani studentesse e l’esibizione di Erica Mou con le sue canzoni sul tema e di Debora Farina, che ha interpretato alcune pagine del romanzo “L’amore criminale” di Matilde D’Errico, si è animato con il dibattito tra Matilde D’Errico, Maria Caridad Palacio, Presidente agenzia “Mosaico Casting”, Claudia Ciccarelli e Laura Pasquino psicologa e avvocato del Centro Anti Violenza, Alberto Binetti, Magistrato Presidente ANM Trani, Giulia Manna, Sociologa e criminologa SIAP, Don Geremia Acri, Presidente della Casa Protetta “Santa Maria Goretti, che hanno dialogato con gli studenti rispondendo alle loro perplessità.