La Timac Agro, azienda nel mirino delle associazioni ambientaliste

«Nel suo ultimo comunicato stampa il responsabile delle relazioni esterne della Timac Agro tira in ballo il Forum Salute e Ambiente accusandolo di speculazioni strumentali. Prendiamo atto delle ultime dichiarazioni dell’azienda e vorremmo quindi rispondere per chiarire alcune questioni cruciali». A scrivere è Sandra Parente del Forum Salute e Ambiente – Barletta

«Fatto salvo – si legge nella nota – che sono stati i lavoratori della Timac a reagire al provvedimento del magistrato chiedendo la riapertura dell’azienda giustamente preoccupati per il posto di lavoro, le dichiarazioni dell’azienda non chiariscono però le modalità operative della bonifica. Visto che la Timac, come ha dichiarato, non ha bonificato il sito, bensì ha provveduto solo alla messa in sicurezza collaborando con ARPA e CNR,(da tempo noi avevamo denunciato questa cosa), chiediamo che adesso non sia il Comune a dover bonificare per poi rivalersi sulla Timac, bensì che la bonifica venga da subito effettuata a spese dell’azienda e non della collettività.  La Timac inoltre dovrebbe farci capire anche quando partiranno i lavori di bonifica e in collaborazione con gli enti preposti, quanto tempo servirà per bonificare l’area. Non lo chiediamo noi, ma lo chiede l’intera comunità di Barletta da tempo preoccupata per i livelli altissimi di inquinamento. In questo momento servono fatti concreti e non parole al vento o peggio ancora passerelle elettorali davanti ai cancelli dello stabilimento da parte di chi, come parte politica, è responsabile di questa situazione».

«Chiediamo inoltre – conclude la Parente – che i lavoratori della Timac Agro( a cui va garantita, in assenza di lavoro, la continuità salariale), che sono doppiamente vittime di questa situazione sia per il rischio occupazionale che per quello sanitario essendo i più esposti alle contaminazioni, e che oltretutto non hanno alcuna responsabilità in questa situazione, non debbano subire alcuna ulteriore conseguenza, e che invece vengano impiegati per le opere di bonifica che la Timac effettuerà. Questo accrescerebbe le loro competenze professionali e contribuirebbe a rinsaldare il rapporto fra lavoratori e comunità cittadina».