È stata inaugurata la scorsa settimana la nuova sede del nucleo di Barletta dei Rangers d’Italia Puglia, in via Mazzini, 19, un momento coinciso con la donazione all’associazione regionale di un’automobile d’epoca utilizzata anni fa per le azioni di tutela del patrimonio ambientale. Un evento di grande rilevanza a cui ha partecipato il presidente regionale Stefano Pesce, il direttore regionale Cristiano Scardia, il coordinatore provinciale della vigilanza Pasquale Scaringella e alcuni componenti del direttivo che hanno espresso grande entusiasmo per la buona riuscita di questo ripristino. La sede barlettana dei Rangers mancava infatti da diversi anni, ma grazie a numerose azioni congiunte si è potuto ricreare questo importante punto di riferimento nella città della Disfida.

“Un avamposto a tutela dell’ambiente”, come ha commentato il presidente fortemente compiaciuto per questo risultato al quale si è giunti dopo grande impegno. Nel frattempo l’organizzazione di vigilanza ambientale ha recuperato un vero e proprio pezzo di storia, con l’operazione intitolata proprio “Memoria storica” attraverso la quale l’associazione pugliese ha ripristinato simbolicamente un mezzo utilizzato in servizio negli anni ’80, ’90. L’auto storica richiama nei brillanti colori quelli che sono i valori associativi ed è stata donata dal direttore regionale Cristiano Scardia per ricordare un elemento vitale dell’organizzazione che consentono di svolgere le consuete attività di tutela territoriale.

I colori e le livree d’istituto come un vero e proprio recupero di Storia dei Rangers, per un momento coinciso con il recupero di un altro importante tassello dal punto di vista associativo con l’insediamento di una sede fisica a Barletta, dopo moltissimi anni di assenza. Un’associazione che opera dal secolo scorso per il bene e la salvaguardia del territorio nazionale. Diverse le occasioni di riflessione, dibattito e condivisione sulle tematiche ambientali oltre alle giornate di partecipazione attiva sul territorio, sempre all’insegna del rispetto, della tutela e della valorizzazione del patrimonio naturale e della consapevolezza, per eliminare quelle che sono le più grandi minacce a danni irreversibili sul nostro territorio.