Antonio Quarto, candidato al consiglio comunale a sostegno di Carmine Doronzo

COMUNICATO STAMPA

 

«Sono cresciuto per le strade della mia città, quando le sere d’estate si giocava fino a tardi e si rientrava solo all’ennesimo richiamo dei nostri genitori. Mio padre era un contadino, e a lui devo la conoscenza della fatica e della pazienza di lavorare la terra, a volte generosa e spesso amara».  A scrivere e raccontarsi è Antonio Quarto, candidato al consiglio comunale nelle Amministrative 2018 di Barletta nella coalizione civica a sostegno del candidato sindaco Carmine Doronzo. «Ho avuto il grande privilegio di nascere nel cuore di Barletta, in un quartiere di pescatori che vivevano di notte. Un quartiere che cela la bellezza in chiese affrescate e palazzi meravigliosi. Ho visto svelare i suoi segreti dopo lunghi restauri, le strade finalmente illuminate e sempre più persone felici di passeggiare. Ho scelto di candidarmi alla carica di consigliere comunale all’interno della lista #Reset sostenendo il mio amico Carmine Doronzo, il nostro candidato sindaco, perché voglio ribellarmi alla violenza a cui la nostra città è da troppo tempo sottoposta, ed è ora di intervenire. Dobbiamo dare dei nomi a chi ha reso l’aria irrespirabile e avvelenato le nostre acque, e applicare quanto prima una soluzione nel rispetto dei cittadini e dei lavoratori. Si possono valorizzare, e no sfruttare, le nostre più grandi risorse: il paesaggio e il nostro patrimonio artistico-culturale devono essere oggetto di progetti lungimiranti che possano favorire un turismo sostenibile e di qualità. Le dinamiche della movida del centro storico e della litoranea non possono essere regolamentate in base a umori di singoli individui, ma occorre fornire una normativa certa che consenta di far lavorare gli esercenti  e garantisca tranquillità ai residenti. All’amministrazione spetta il compito di educare al senso civico – non scordiamo che una città sporca è anche responsabilità del cittadino – ma allo stesso tempo deve ottemperare e incrementare i servizi di raccolta differenziata, se evidentemente gli orari e i giorni stabili per la stessa non sono sufficienti a garantire un livello igienico degno di un paese civile».
«Possiamo fermare – conclude Quarto – la cementificazione delle periferie e creare più spazi verdi per i nostri ragazzi, luoghi in cui praticare sport liberamente e che siano di aggregazione per chi rifugge dal traffico cittadino. La nostra lista si chiama #Reset, come il tasto che annulla tutte le operazioni e ti permette di ricominciare da zero. Possiamo restituire legalità e bellezza alla nostra città».