A poco più di venti giorni dal voto per le elezioni Amministrative del 10 giugno, per eleggere il prossimo sindaco e Consiglio comunale di Barletta, è ormai tempo di confronti tra i candidati per cercare di sottolineare quella piccola differenza di pensiero, affinché gli elettori possano decidere al meglio chi sostenere. Si tratta di un esercizio democratico, che certamente merita grande attenzione, cercando tuttavia di non scivolare nella risposta più “ecumenica possibile” solo per strappare un applauso in più a una clack di sostenitori o addirittura candidati consiglieri presenti nel pubblico. Il primo di questi incontri si è svolto ieri sera presso il Future Center di viale Marconi con i sei candidati sindaco: Carmine Doronzo, Dino Delvecchio, Flavio Basile, Mino Cannito, Michelangelo Filannino e Rosa Gadaleta, discutendo delle più stringenti tematiche della città per far comprendere il punto di vista di ogni candidato al governo della città di Barletta per i prossimi cinque anni. Tante e diverse le questioni affrontate, ma poco efficaci le risposte che non sono entrate assolutamente nei dettagli. Diciamo per la brevità del tempo a disposizione. Le domande sono state poste dal giornalista Luca Guerra, cercando di rispondere in un tempo prestabilito. L’incontro è stato voluto dai rappresentanti di Confartigianato, Confcommercio, CNA, Confesercenti, Confindustria, Confapi, ANCE, Confcooperative, Albo Architetti-Ingegneri-Geometri, CGL, CISL, UIL, Associazione Fotografi Barletta, presenti all’incontro. Il saluto iniziale è venuto dalla relazione dell’ing. Carpagnano, rappresentante dell’Ordine degli ingegneri nella BAT.32840684_10214466918760180_4116440413336764416_n

Si è parlato di cultura, ambiente, attività produttive con particolare riferimento alla polemica sui Dehors dei locali pubblici soprattutto nel centro storico. Temi dunque molto ampi, su cui ognuno ha riferito il proprio punto di vista e le proprie priorità in caso di vittoria elettorale. Delvecchio ha proposto la creazione di un gruppo di esperti nel settore per rilanciare l’economia turistica, dunque il lavoro nel settore soprattutto dei più giovani; Cannito ha sottolineato l’importanza del recupero dell’identità culturale cittadina, pensando all’affidamento per la gestione degli spazi culturali ancora in disuso, come la chiesa dei greci o di San Giorgio. La Gadaleta, che dopo questa risposta ha dovuto lasciare il dibattito per un altro impegno, si è soffermata sulla valorizzazione necessaria del sito archeologico d’importanza internazionale di Canne della Battaglia, mettendola in comunicazione meglio con la città per la visita dei turisti. Doronzo ha descritto la cultura come un motore centrale su cui si basa una buona fetta economica da valorizzare e aiutare a crescere: ha sollevato anche la questione dell’inaccessibilità del Castello di Barletta, di cui ci siamo spesso occupati in queste pagine. Il tema della Disfida, che necessita di una cabina di regia permanente, è stato affrontato da quest’ultimo. Tante le questioni di cui si potrebbe discutere riguardo questo tema. Sicuramente la prossima Amministrazione, qualunque esso sia, avrà l’urgenza di approntare un’Estate barlettana. Per quanto riguarda il tema dell’ambiente, molto sentito tra i cittadini, si è ribadito il bisogno di proseguire con una serie azione di monitoraggio dell’aria (comprendendo anche il traffico veicolare che crea notevoli danni alla salute) per cui Delvecchio ritiene necessario pensare alla mobilità alternativa cioè all’uso delle biciclette; sul tema Filannino ha riferito l’importanza di poter contare sulla collaborazione del sen. Quarto (M5S), che molto probabilmente sarà nella Commissione parlamentare ambiente, in grado di offrire una profonda conoscenza decennale dei problemi ambientali. Basile considera la necessità di vivere in sicurezza e legalità, legandolo anche al tema della movida dei giovani, soprattutto nei mesi estivi, poiché proprio le attività dei locali hanno consentito, con il fondamentale aiuto delle forze dell’ordine, a molti giovani di restare in città evitando i pericolosi incidenti automobilistici spostandosi nelle città vicine, magari durante la notte; sia Filannino sia Cannito­ hanno espresso il bisogno del recupero qualitativo della stessa, rispettando le regole. Il candidato della coalizione civica trasversale ha usato anche la metafora di un “condominio”, provvedendo alle diverse necessità di giovani, residenti in zona, imprenditori dei due locali, turisti. Momenti di tensione per alcune proteste in conclusione sui temi ambientali.

Si è andato avanti per tre ore, nessuna ricetta essenziale.