E’ approdato giovedì 21 giugno al Punto Einaudi di Barletta il racconto di Domenico Guerra, giovane esponente dell’associazione CISV Onlus, che da più di 50 anni si impegna nella lotta contro la povertà in diversi paesi del mondo, oltre che in Italia: Benin, Burkina Faso, Burundi, Guinea, Mali, Niger, Senegal, Brasile, Colombia, Haiti, Guatemala e Venezuela. Un intervento indirizzato in settori ben precisi, dall’agricoltura all’allevamento, passando per irrigazione, formazione professionale, alfabetizzazione, infanzia, diritti dei popoli indigeni, minoranze e violenza contro le donne. La forza motrice del progetto è però pienamente attiva anche sul territorio italiano, soprattutto in attività volte all’eduzione per docenti e studenti, alla sensibilizzazione sullo sviluppo, alla lotta contro lo sfruttamento delle risorse e consumo critico. «Siamo un’associazione di cooperazione internazionale, lavoriamo tra Africa e America Latina. – ha spiegato Guerra – in particolare in Africa ci occupiamo di sostegno ai piccoli agricoltori dei villaggi dei paesi lontani da noi, portiamo acqua dove non c’è, sosteniamo gli allevamenti nelle terre dove è molto difficile portare avanti qualsiasi tipo di agricoltura o allevamento. In America Latina invece siamo vicini agli svantaggiati e agli esclusi, in particolare alle donne vittime di violenza e alle piccole etnie dimenticate, come i Maya, popolazione antichissima, che sono vittima di persecuzione da parte degli attuali governi. Noi siamo vicini a queste persone».

La Campagna Riso è stata ideata grazie alla consapevolezza che quest’ultimo, per molti popoli da noi lontani, sia l’alimento più consumato al mondo, soprattutto nei paesi più poveri, e propri per questo è stato scelto simbolicamente da FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani Servizio Interazionale Volontariato). Ogni pacco di riso, distribuito nelle piazze e nei mercati di Campagna Amica dai volontari FOCSIV, è quindi un’occasione preziosa per sostenere il diritto al cibo e la dignità di chi lavora la terra, rendendo nota anche la responsabilità e la moderazione di chi consuma. Un’azione di volontariato notevole, dunque, che coinvolge temi salienti, quali la povertà, la responsabilità, l’ecosostenibilità, l’agricoltura familiare, e soprattutto la determinazione con cui questi progetti umanitari ambiscono a trovare una soluzione per chi è sfortunato, una vera e propria “terra promessa” in cui rifugiarsi.

A cura di Carol Serafino