«È concreto il rischio – scrive il consigliere regionale Filippo Caracciolo – che vadano persi i finanziamenti a disposizione del Comune di Barletta per le opere di riqualificazione e rigenerazione territoriale. Il pericolo è che a nulla siano valsi gli sforzi da me prodotti per ottenere un finanziamento pari a 7,5 milioni di euro destinato al Comune di Barletta e complessivamente di 15 milioni di euro per i comuni costieri della Provincia di Barletta-Andria-Trani. Si tratta di risorse con cui l’amministrazione comunale di Barletta dovrebbe affrontare le annose questioni relative al Canale H e al Collettore D. Ricordo che grazie al mio impegno diretto è stato possibile indirizzare verso il nostro territorio questa grandissima opportunità a cui però non si riesce a dare seguito. Sarebbe paradossale e molto grave dove rinunciare al finanziamento per l’incapacità di utilizzare i fondi e di realizzare le opere».

«Troppo spesso quando si parla dei problemi della città si addebita la responsabilità alla mancanza di adeguate risorse da parte delle amministrazioni comunali. Ma poi capita, come in questo caso, che anche quando i fondi sono disponibili la paralisi è determinata dalla burocrazia e dalla macchina amministrativa. Se è vero che la politica ha il compito di individuare gli strumenti per migliorare le condizioni del territorio è anche vero che sono gli uffici a dover finalizzare e concretizzare gli interventi. Esorto pertanto l’amministrazione comunale ed in particolare il sindaco di Barletta ad attivarsi immediatamente per evitare – conclude Filippo Caracciolo – che una concreta possibilità di sviluppo vada persa. Una occasione davvero unica perché direttamente collegata allo sviluppo di una potenzialità di grande valore come il mare. Anche nell’ultima campagna elettorale la qualità delle acque, la valorizzazione delle litoranee, la crescita dal punto di vista sia ricettivo che turistico di Barletta sono state al centro della discussione. Ma per essere credibili bisogna passare ai fatti. Si eviti di gettare al vento i risultati a cui ho personalmente contribuito e si dia dimostrazione di essere all’altezza dei compiti a cui si è chiamati. Barletta merita l’impegno ed il lavoro di persone capaci».