Da tempo a Barletta è stato avviato il progetto della Caritas per realizzare l’accoglienza dei padri separati in difficoltà. Si aggiunge un altro importante tassello all’interno del cammino progettuale: l’avvio di Casa Betania, l’alloggio per i padri separati in difficoltà. La struttura è situata al secondo piano della palazzina polivalente della Caritas di Barletta in via Manfredi 45. Sarà inaugurata venerdì 13 luglio alle ore 19.30.

“A Barletta – spiega Lorenzo Chieppa, Direttore della Caritas di Barletta -c’è un luogo dove dare ai padri separati in difficoltà la possibilità di alloggiare, incontrare i propri figli, usufruire di tutti i servizi già funzionanti nella suddetta palazzina come la lavanderia, docce, distribuzione indumenti, infermeria, assistenza legale. Quando il matrimonio è ormai naufragato, ad affiorare sono solo problemi dalla dimensione di veri e propri drammi. Una crisi che oltre a essere economica diventa psicologica e relazionale. Mancano le risorse per rialzarsi da soli, l’assegno di mantenimento da corrispondere, il contratto d’affitto per la nuova casa, le bollette e poi i mobili, essere ascoltati… E poi la macchina come soluzione momentanea per abitare che per molti diventa purtroppo la routine…

E in questo sfacelo generale di disimpegno sociale, incontrare i figli, restare genitore senza neppure avere uno spazio adeguato per incontrare i ragazzi, i bambini, tutto diventa impossibile dolorosissimo. Un problema che investe molte più persone di quello che si pensa, ed è per questo che negli ultimi anni stanno nascendo in alcune città italiane strutture di accoglienza per genitori rimasti senza un posto dove vivere dopo la separazione o il divorzio. In attesa di un nuova e più ampia struttura della Caritas cittadina abbiamo deciso di dedicare interamente a questa esigenza, il secondo piano della attuale struttura con otto posti letto con pareti di separazione e un armadio, oltre ad una sala conversazione dotata di televisione, comodi divani per ricevere e intrattenersi con i propri figli ad orari prestabiliti.Dopo una prima fase di avvio, finanziata dai contributi del 8 per mille, si cercherà di rendere in parte autonomi i fruitori chiamandoli ad una vera propria autogestione

L’assegnazione avverrà, per un periodo di 6 mesi, prorogabili a 12, sulla base di un regolamento di ammissione, previo modulo di richiesta entrambi disponibili presso l’ascolto situato al piano terra della stessa palazzina Caritas di Barletta”.