Uno spettacolo suggestivo ed al tempo stesso divertente quello che ha preso vita nella Chiesa di Sant’Antonio a Barletta lo scorso sabato sera con l’esibizione del Quint’etto di Santa Cecilia all’interno della rassegna di MusicArte. Lo spettacolo intitolato “Giocando con la musica, anomalia classica” ha percorso alcuni importanti passi sulle note della musica classica, coinvolgendo il pubblico in uno spettacolo non solo interattivo quanto rilassante, divertente e a tratti inaspettato.

La Rassegna MusicArte, al secondo appuntamento della decima edizione, a cura dell’Associazione Cultura e Musica G. Curci, ha stupito gli astanti presentando un quintetto d’archi del tutto innovativo, con professionisti esperti e sui generis, per un momento di musica ad alto livello, vissuto in maniera inconsueta. La rassegna attraverserà numerosi luoghi fondamentali per la vita culturale ed artistica cittadina, proponendo, sino alla fine dell’estate, una serie di repertori e strumentisti sempre diversi, con spettacoli nei quali si coniugano la musica, l’arte e la cultura.

Così lo spettacolo dello scorso weekend, ha visto esibirsi cinque professore dell’Accademia di Santa Cecilia, dove cinque archi sono diventati appunto un “quint’etto”. Rosario Genovese e il barlettano Ruggiero Sfregola ai violini, Giovanni Leonetti alla viola, Francesco Di Donna al violoncello e Andrea Pighi al contrabbasso, si sono riuniti per un’occasione del tutto speciale, accomunati dal costante amore per la musica e la voglia, mista alla curiosità, di sperimentare i molteplici orizzonti sonori che si palesano oltre la loro formazione classica.

Diversi i generi musicali che si sono proposti nel corso dello spettacolo, rivolti ad un pubblico eterogeneo ed amante della musica, dal rock al jazz, dal folk alla classica. Insomma un quint’etto così definito perchè composto di 5 etti di personalità differenti, nate da diverse esperienze musicali ed avventure di vita, dove il pubblico si identifica come i restanti 5 etti mancanti, per completare un vero chilo. Un passato raccontato agli spettatori con il sorriso e l’amore per le note vibrate nell’aria, che ha consentito agli spettatori di compiere un viaggio tra emozioni inaspettate all’insegna dell’arte.