Durante il secondo e intenso incontro del Consiglio Comunale, svoltosi ieri domenica 5 agosto presso la Sala Consiliare del Palazzo di Città, il sindaco di Barletta Cosimo Cannito, dopo appena due mesi di carica, ha annunciato le sue dimissioni. La situazione di stallo in Consiglio Comunale, dovuta al disaccordo della maggioranza (durante la seduta dello scorso venerdì), al netto della quale non è stato eletto il presidente del consiglio, non ha purtroppo lasciato spazio ad altre soluzioni, secondo il primo cittadino: «Abbiamo tentato ogni giorno in questi due mesi di arrivare ad un punto di incontro e di trovare un equilibrio, ma non ci siamo riusciti. La città non ha colpa e non è interessata alle beghe politiche. Se entro 20 giorni non si trovasse un accordo, se non riuscissimo ad esprimere una maggioranza o una rappresentanza politica capace di governare la città, è giusto che si vada tutti a casa».

Numero legale Consiglio Comunale

Questa mattina Cannito provvederà a protocollare le sue dimissioni e subito dopo avvierà un lavoro di confronto e di concertazione con tutte le forze politiche, con lo scopo di poter trovare finalmente un compromesso d’accordo per il bene della nostra città. La speranza è quella di riuscire a stabilire un’intesa adeguata soprattutto con l’opposizione, a cui durante l’acceso dibattito di ieri sera si è più volto rivolto, specificando che la sua fosse “un’esplicita richiesta d’aiuto“, non potendo peraltro contare completamente sul supporto di tutta la sua maggioranza, come dimostrato ieri in Consiglio Comunale. Dopo oltre 3 ore, è stata avviata la procedura di votazione del Presidente del Consiglio, mentre alcuni membri della maggioranza hanno deciso di abbandonare l’assise cittadina. 17 schede bianche, Coriolano del Movimento 5 stelle ha ottenuto 4 voti; Flavio Basile di Lega Puglia 1 voto; Carmine Doronzo di Coalizione civica per Barletta 1 voto. Il primo cittadino Cannito, una volta terminata la votazione, conclusasi con un estenuante nulla di fatto, ha dunque annunciato che alla prossima convocazione la maggioranza non si presenterà in consiglio per la nomina del presidente.

a cura di Carol Serafino