Evidenziata dagli organi di stampa solo in questi giorni la notizia della nomina a presidente del Consiglio d’amministrazione dell’ASP “Regina Margherita”-casa di riposo di viale Marconi, all’avv. Pietro Sciusco. Per la verità il decreto di nomina, che riportiamo in allegato, da parte del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, risale alla fine di giugno, ma pubblicato a fine agosto e in attesa di essere perfezionato. Qui sorgerebbe il problema: l’avvocato, cioè il diretto interessato, dovrebbe produrre un’autocertificazione in cui attesta di essere in possesso dei requisiti previsti; ma il D.lgs n. 39 del 2013 prevede “l’incompatibilità e inconferibilità” di assegnare questo tipo di ruolo per un’azienda di gestione pubblica a chi ha ricoperto incarichi di Giunta o consigliere comunale nei due anni precedenti. È proprio questo il caso.Pietro Sciusco

Infatti, Sciusco nei cinque anni appena trascorsi dell’Amministrazione Cascella è stato proprio consigliere comunale; eletto in quella che fu Sinistra Unita, poi divisa in due, si è successivamente avvicinato al Partito Democratico entrandovi ufficialmente nel mese di febbraio scorso, forse in vista di una ricandidatura al nuovo Consiglio comunale. Infatti, la candidatura c’è stata, in coppia con la consigliera Rosa Cascella, non riuscendo però ad essere eletto, risultando tuttavia il primo dei non eletti del Partito. Anche se di un partito che ha perso le Amministrative. Sciusco, anche componente della consulta giuridica della Cgil-Bat, è sempre stato molto vicino all’area del consigliere regionale, Filippo Caracciolo. Quest’ultimo sostiene l’area del partito che fa capo al Presidente Emiliano, che ha nominato il primo alla guida della Casa di riposo di Barletta, ripagandolo pienamente della sua candidatura. Chiaramente soggiace un ragionamento politico, forse di equilibrio dei poteri, certo che di solito il controllo della Casa di Riposo passava alla maggioranza di governo della città. Comunque, a questo punto Sciusco dovrebbe dichiarare il falso. Ma non sapevano della modifica normativa? O hanno fatto finta di non sapere? Gran parte della base del partito barlettano ha saputo di questa nomina solo in questi giorni.

È chiaro che questa vicenda riaccende dei riflettori sull’instabilità che riguarda anche la maggioranza politica del Consiglio comunale e quindi del nostro Sindaco, perché sappiamo che gli otto consiglieri “dissidenti” che avevano scatenato la lunga crisi amministrativa di questa estate, facevano lo stesso riferimento al consigliere regionale Pd Caracciolo.

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE