Nell’ambito di una complessa operazione di polizia marittima coordinata dal 6° Centro di Controllo Area Pesca della Guardia Costiera di Bari e finalizzata al contrasto dell’attività di pesca a strascico illegale nel periodo successivo al fermo obbligatorio, sono stati individuati e sanzionati 6 motopescherecci in attività di pesca illegale sotto-costa. L’attività, durata 3 giorni, ha interessato la fascia costiera del litorale compreso tra Barletta e Savelletri, ed ha visto impegnati un elicottero della Guardia Costiera della Base aerea di Catania, 6 motovedette e numerose pattuglie che hanno perlustrato il tratto di mare da terra.

Con l’ausilio di sofisticate apparecchiature di scoperta e ripresa installate a bordo dell’elicottero della Guardia Costiera sono stati intercettati e filmati motopesca nell’esercizio dell’attività di pesca a strascico in zone non consentite per distanza dalla costa e ridotta profondità dei fondali. L’equipaggio di un peschereccio, vistosi “scoperto” dal velivolo ha tentato di occultare il numero di iscrizione dell’unità, subendo, per tale motivo, un ulteriore sanzione amministrativa per occultamento delle matricole di individuazione.

Nella zona di Barletta, invece, l’equipaggio di un altro peschereccio, sorpreso anch’esso dall’elicottero in attività di pesca a strascico su fondali di soli 3 metri, abbandonava la rete in mare tagliando i cavi di recupero dell’attrezzo. Successivamente la stessa rete veniva individuata e sequestrata da una motovedetta della Guardia Costiera. I controlli sono stati effettuati anche in porto allo sbarco del pescato, ed anche in questo caso hanno portato all’accertamento di violazioni nelle compilazione del giornale di pesca, ove vengono trascritti i quantitativi e la tipologia delle specie pescate.