«Raccolgo e rendo pubblico il pesante disagio che stanno vivendo residenti e commercianti di via XX Settembre. La strada, infatti, si presenta a qualsiasi ora del giorno come un cunicolo di smog invivibile, con grave pericolo per la salute pubblica. A quanto pare la situazione dell’intenso traffico veicolare che la interessa si è notevolmente aggravata a seguito della chiusura di via Milano per i lavori di realizzazione del sottopasso e dei vari cambi dei sensi di marcia che hanno interessato il quartiere Settefrati». Introduce così la sua nota sulla viabilità nel quartiere Settefrati in seguito al cantiere di via Milano la consigliera del M5S Maria Angela Carone.

«Dai sopralluoghi effettuati in diverse ore del giorno e dal confronto con chi vive quotidianamente il disagio, si evince che una strada di sezione piuttosto ridotta, con marciapiedi pressochè inesistenti, raccoglie il flusso veicolare che proviene da molteplici aree della città: Piazza Roma – via Milano e via Boggiano – via San Francesco d’Assisi, dove convergono, in mancanza di alternative, i veicoli provenienti dal nuovo sottopasso Pertini (attraverso via Bonanno) e quelli provenienti da via Regina Margherita – Via Roma. Questa notevole mole di veicoli, che procedono a passo d’uomo, viene poi convogliata attraverso via XX Settembre in ben tre direzioni: 1.sovrappasso via Imbriani – via Canosa; 2.via Diaz – Stazione, e 3.via Imbriani – centro.

Siamo tutti consapevoli che la soluzione migliore sarebbe a monte quella di ridurre l’uso di veicoli privati almeno per i brevi tratti; tuttavia bisogna dare una risposta che nel brevissimo termine possa alleviare questo disagio. Dall’analisi dei flussi e dal confronto con i cittadini sono emerse diverse possibili soluzioni: l’inversione del senso di marcia di via Milazzo, che alleggerirebbe via XX Settembre dal flusso proveniente da via Milano-piazza Roma; l’inversione del senso di marcia di via Musti e via Colonnello Grasso che permetterebbe di raggiungere più agevolmente la stazione senza gravare su via San Francesco d’Assisi, fino all’inversione del senso di marcia di via Milano, che darebbe un po’ di sollievo anche alle attività commerciali della parte più vicina alla ferrovia, attualmente caratterizzata da assoluta mancanza di passaggio pedonale e veicolare, come rappresentato anche dal Comitato spontaneo per via Milano e zona San Nicola. Queste sono le riflessioni raccolte sul posto. Non pretendono di essere soluzioni, ma semplici suggerimenti ai tecnici comunali che con metodo scientifico si occupano della mobilità e sono chiamati a dare soluzioni nell’ottica di una mobilità quanto più possibile sostenibile».