«Le isole minori sono tra le più preziose risorse del nostro Paese e dell’intera area Mediterranea» lo afferma la senatrice barlettana Assuntela Messina (PD) in seguito all’approvazione in Senato del disegno di legge per la tutela e la valorizzazione delle isole minori di cui è prima firmataria. Ora il testo passerà alla Camera. «Motivo di orgoglio e di prestigio sotto il profilo culturale, paesaggistico e turistico. La loro unicità  dovuta alla particolare collocazione geografica, è cagione di esigenze economiche, sociali e territoriali di grande rilievo. Ignorare queste necessità vorrebbe dire lasciare che vivano una condizione differente rispetto alle comunità dell’Italia peninsulare. Questa è la principale ragione per cui è stato essenziale occuparsi di una profonda analisi e della conseguente revisione di una loro disciplina, affinché lo Stato potesse farsi carico della rimozione di quegli ostacoli che caratterizzano la loro peculiare condizione e che intralciano il pieno godimento dei diritti civili, sociali ed economici delle popolazioni insulari.

Partendo da queste considerazioni, si è reso opportuno pensare ad una legislazione speciale che tenesse conto dell’assoluta straordinarietà di queste piccole e micro-realtà locali, e che potesse, quindi, dotare le amministrazioni locali di risorse e strumenti adeguati a promuovere uno sviluppo economico, sociale e culturale con lo sguardo rivolto alla tutela del territorio e del mare. Il Disegno di Legge, dunque, si proponeva di innovare tale disciplina, riservando loro nuove prerogative, più autonomia finanziaria e amministrativa, nonché maggiori garanzie da parte dello Stato. Il primo fine di questa legge era quello di assicurare agli abitanti delle isole minori una maggiore tutela in materia di diritti e servizi, di aprire nuovi spazi di crescita economica e turistica e di fornire mezzi essenziali per la valorizzazione delle risorse culturali e naturalistiche che custodiscono.

In tal senso, noi del Partito Democratico abbiamo lavorato in Commissione Ambiente del Senato su una serie di emendamenti volti ad assicurare alle amministrazioni locali una maggiore assistenza per ciò che riguarda la gestione ordinaria e straordinaria del territorio; abbiamo presentato proposte in ambito fiscale tese ad offrire agli amministratori di queste comunità maggiori margini di manovra; è stata avanzata una proposta di incremento del Fondo di sviluppo per ridurre i fattori di disagio; abbiamo proposto l’introduzione di nuovi strumenti a contrasto dell’inquinamento del suolo e soprattutto delle acque; ci siamo impegnati per valorizzare l’economia verde, la crescita etica e sostenibile, la promozione della mobilità sostenibile e della produzione e consumo di energia da fonti rinnovabili e compatibili con i diversi contesti insulari.

Grande impegno nel sollecitare e ribadire il rispetto della biodiversità e dell’ecosistema, riuscendo a far approvare un emendamento a mia prima firma che inserisce la necessaria  salvaguardia della flora e della fauna tra gli obiettivi perseguiti dalla legge, affinché l’attenzione verso i delicati equilibri ambientali non passasse in secondo piano rispetto al mero sviluppo economico del territorio. Inoltre, come Senatrice della Repubblica e rappresentante dei territori, ho ritenuto importante avviare e mantenere un costante dialogo con l’amministrazione delle Isole Tremiti, per comprenderne le esigenze e rappresentarne le legittime necessità. Per tutto il corso dell’esame della legge ho fatto valere le ragioni dei loro bisogni al fine di rispondervi attraverso iniziative mirate. Tra queste, mi preme sottolinearlo, erano presenti alcune specifiche misure di contrasto all’inquinamento del mare che sarà mia ferma volontà riproporre in tutte le sedi opportune ogniqualvolta se ne presenterà l’occasione.

Dunque, soprattutto a partire da oggi, siamo tutti investiti della responsabilità di continuare a dare alle comunità delle isole minori risposte concrete ai problemi che ogni giorno turbano ingiustamente la loro lecita aspettativa di godere, al pari di tutti gli altri, di diritti e opportunità costituzionalmente garantiti. Per il bene dell’ambiente, fonte di una bellezza che dobbiamo meritarci e proteggere».