«Nel mese di Settembre ho depositato una richiesta di accesso agli atti, indirizzata al sindaco Cannito e all’assessore al bilancio, Cefola, per conoscere lo stato dei crediti di dubbia esigibilità inseriti nel bilancio di previsione 2018/2020 approvato lo scorso Marzo. La risposta che ho ricevuto nei giorni scorsi mi ha lasciato alquanto sorpreso: mi è stata fornita la lista dei crediti di dubbia esigibilità inseriti nel conto del patrimonio, risalente però al 2013! Ciò significa che questa lista di crediti, cioè di soldi che il comune di Barletta dovrebbe riscuotere da vari soggetti, cittadini o enti che siano, non viene aggiornata da allora e perciò si corre il serio rischio che molti vadano in prescrizione, con grave danno per le casse comunali». Comincia così la sua nota il portavoce del Movimento 5 Stelle di Barletta Giuseppe Basile.

«Nonostante il settore programmazione economica e finanziaria abbia più volte chiesto la chiusura delle procedure di accertamento delle entrate, sollecitandola ai dirigenti dei vari settori, nulla è stato fatto, tranne pochissime eccezioni e casi limitati. Le normative nazionali (in particolare il D.lgs. 118/11) e i regolamenti vigenti (art. 25 del Regolamento di contabilità generale del Comune di Barletta) pongono particolare attenzione alla necessità di un rigoroso accertamento delle entrate e al monitoraggio costante della loro esigibilità, citando espressamente i dirigenti dei vari servizi come diretti responsabili dei procedimenti di entrata.

Per questo ho protocollato nei giorni scorsi una interrogazione a sindaco e assessore per chiedere quali siano le azioni messe in atto per il recupero di tali crediti, visto l’imminente rischio di prescrizione che incombe su molti di essi; ho, altresì, invitato entrambi a riferire in Consiglio comunale sulla situazione particolare di quei crediti per i quali si renda opportuno lo stralcio, al fine di valutare le singole responsabilità per le azioni di recupero, eventualmente adottate, e di quelli per i quali non ci sono più possibilità di riscossione, per evitare che su essi vengano poggiati impegni di spesa che, non avendo copertura finanziaria, causino ulteriori danni al bilancio».