E’ una grande emozione per me incontrarla questa mattina, perché nutro un profondo sentimento di ammirazione e gratitudine per le persone che come lei si sono battute per la libertà e ci hanno fatto dono della democrazia”. Lo ha detto il sindaco di Barletta Cosimo Cannito incontrando nell’Istituto delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori, Luciana Romoli, la partigiana Luce, questo era il suo nome di battaglia, quando a soli 13 anni diventò una “staffetta”, una delle donne della Resistenza italiana.

Quello che voglio dire a voi ragazzi è di non pensare che la democrazia sia una volta per sempre e non la si può dare per scontata, per questo – ha detto ancora Cannito – dobbiamo difenderla sempre, a cominciare proprio dalle scuole, contrastando il bullismo, che è una forma di sopraffazione, di privazione della dignità, dei diritti e, dunque, della democrazia. Gli uomini sono stati capaci di compiere crimini orribili – ha concluso il primo cittadino – e bisogna stare all’erta perché i germi di quell’orrore sono sempre in agguato”. Il sindaco ha poi salutato e abbracciato Luciana Romoli tributandole il ringraziamento per le sue battaglie a nome e per conto della città di Barletta.