«Il valore della collaborazione istituzionale ci chiama a precisare quanto è stato diffuso a mezzo stampa, nelle scorse ore, da personaggi politici che vorrebbero sfruttare la situazione riguardante il cantiere, fermo da anni, di una scuola superiore ubicato in zona Patalini».

Intervengono così i Consiglieri comunali di Barletta Rocco Dileo, Giuseppe Dipaola, Pier Paolo Grimaldi, Michele Maffione, Salvatore Lionetti e Ruggiero Marzocca sull’intricata questione riguardante il cantiere che avrebbe dato alla luce una nuova scuola nella zona 167 della città della Disfida e in cui sono coinvolti la provincia BAT, la Città metropolitana di Bari e il Comune di Barletta.

«Avviati nel 2011 dalla provincia di Bari, i lavori si interruppero a causa della delibera provinciale avente ad oggetto il trasferimento del patrimonio da una provincia all’altra con cui venne erroneamente trasferito anche il diritto di superficie del terreno sul quale sarebbe sorta la scuola, diritto sino ad allora in capo all’impresa e alla banca. Da qui, lo stop dei lavori e l’inerzia dell’attività amministrativa che non si è più occupata della questione, sbloccata solo quest’anno dalla caparbietà del Sindaco Cannito e degli Assessori Lucia Ricatti e Gennaro Calabrese, a lavoro, sin dall’insediamento della nuova Amministrazione, per sbrogliare la matassa, cercando di risolvere l’errore burocratico che ne è alla base. Dopo mesi di dialogo, lo scorso 13 novembre, si è giunti ad un primo risultato: una conferenza di servizi indetta per il giorno 20 novembre a Bari».

«A questo punto, è evidente che qualcuno avrà intuito il sapore del bottino, decidendo di farne una battaglia politica preconfezionata. Consiglieri regionali, Consiglieri Provinciali, ex Presidenti della Provincia, solo oggi si interessano di una situazione di cui sono stati responsabili proprio negli anni in cui è nata la Provincia BAT, fingendo di aver denunciato un increscioso episodio amministrativo del quale, visibilmente indignati, si prenderanno il carico, sperando di attribuirsi i relativi meriti».

«Se questo non è abbastanza, si aggiunga che gli stessi chiedono un tavolo tecnico alla città Metropolitana di Bari, quando l’Amministrazione comunale di Barletta ha già ottenuto una conferenza di servizi tra Comune, Provincia e Città Metropolitana, fissata appunto il prossimo 20 novembre. Si tratta di una pratica politica di bassa lega, attuata da coloro che, volendo spacciare per proprio un risultato raggiunto da altri, pur di raccattare qualche voto per le prossime elezioni, rischiano di compromettere i risultati raggiunti dall’Amministrazione. Vorremmo spiegare ai barlettani che per noi la politica non deve ridursi a sciacallaggio elettorale, perché i cittadini meritano di conoscere i nomi di chi davvero si impegna per il bene comune e chi invece lo millanta di farlo. Sappiano quest’ultimi che noi combatteremo affinché si tenga fuori l’egregia attività amministrativa, svolta dal Sindaco Cannito e dagli Assessori Ricatti e Calabrese, dai loro tornaconto elettorali. L’interesse della città è di portare a termine i lavori di quel cantiere, potendo restituire ai nostri ragazzi una nuova scuola, non di creare ostilità e attriti tra Enti».